
Di Mauro Mario Mariani
Nel mondo della grande distribuzione organizzata vige la competizione a colpi di prezzi bassi, promozioni e “prendi tre paghi due”. Spesso questo contrasta con la qualità dei prodotti, che si trovano 12 mesi su 12 sui banconi, in barba alla stagionalità, o ancora peggio, svilisce il prezioso e faticoso lavoro dei produttori medio-piccoli, soprattutto dell’ortofrutta, che vedono erodersi la loro marginalità. La filiera oggi è corta, cortissima. Scomparsi i troppi intermediari, presenti anni fa, tutto diventa solo guerra dei prezzi al ribasso, riflesso della competizione sfrenata dei vari grandi gruppi, il tutto nel nome della proliferazione selvaggia di punti vendita, spesso uno accanto all’altro contro ogni logica di programmazione economica e sociale. Non entro nel drammatico argomento dell’ormai quasi estinzione dei piccoli negozi in città, che per resistere debbono necessariamente puntare su una qualità certa e assoluta dei loro prodotti, che determina però un giusto prezzo, ma poco competitivo verso quello della gdo. Per questo occorre fare cultura ed educare i consumatori alle giuste scelte. Oggi poter riproporre uno “stile di vita mediterraneo” consentirebbe di guadagnare tanto in salute. Tante patologie derivano dal mangiare troppo e male, e soprattutto cibi industrializzati. Vivere mediterraneo è anche avere un quotidiano rapporto con il piccolo negoziante che ha scelto per noi le cose migliori. La Dieta Mediterranea si basa principalmente su quello che avevamo a disposizione “quando non c’era il frigorifero”, ovvero una varietà di alimenti vegetali, piuttosto che animali, come pane, cereali, pasta, riso o patate, introdotti a rotazione singolarmente, assieme a legumi e “all’occasione e all’occorrenza” pesce e pollame, sempre assieme a un’abbondante varietà di frutta e verdura locali, fresche e stagionali, più volte al giorno, controllando e riducendo l’assunzione di grassi (non più del 30% dell’energia giornaliera) prediligendo ai grassi saturi quelli insaturi come il prezioso olio extravergine di oliva. L’alternativa vera sta nel riproporre la Dieta Mediterranea utilizzando l’acronimo: ELLE EFFE ESSE, Locale-Fresco-Stagionale. La sfida è quella di ricercare nei prodotti del territorio, qualità e giusta quantità di frutta e verdura da Filiera Corta Locale (ELLE) Stagionale (ESSE) con le caratteristiche di Qualità e Freschezza (EFFE) che possono offrire i vantaggi diretti ed indiretti di una Sana e Corretta alimentazione. Solo nel loro periodo naturale di maturazione la frutta e la verdura raggiungono il massimo del gusto, ma soprattutto della ricchezza di vitamine e minerali. Mangiare cibi di “stagione” rispetta i cicli biologici della Natura, non contribuisce al riscaldamento delle serre, altre grandi responsabili dell’inquinamento ambientale. Occorre recuperare il concetto di mangiare i prodotti che nascono dalla terra, stagionalmente. Le nostre esigenze nutrizionali non sono uguali in estate o in inverno, e la Natura ci dà le giuste risposte fornendoci a seconda del momento i nutrienti più utili.
ELLE EFFE ESSE è per il benessere: |
– dell’individuo, che riesce a prendere dal cibo i giusti nutrienti; |
– della famiglia, che risparmia nel proprio budget acquistando prodotti di filiera corta |
– dell’economia del territorio, che ne giova in maniera diretta; |
– dell’ambiente, che salvaguardiamo riducendo i consumi di prodotti che arrivano da lontano con mezzi alimentati a petrolio |
Il Dott. Mauro Mario Mariani, classe 1963, medico chirurgo, specialista in angiologia, si
definisce mangiologo – www.mangiologo.it – considerata la sua attività professionale dedicata all’utilizzo della corretta alimentazione Mediterranea come prevenzione e terapia.
Le sue pubblicazioni in qualità di autore sono:“il Tao dell’Alimentazione” (2015 – Capponi Editore)
“Prospettiva Rosea – alla ricerca dell’equilibrio” (2019 – Capponi Editore)
“Ricomincio da emME – Come combattere lo stress ossidativo dalla emme alla zeta” (2020 – Eta Beta edizioni)