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Cosa mettono nel carrello della spesa gli italiani? La sostenibilità

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Cosa mettono nel carrello della spesa gli italiani? La sostenibilità

Lo studio dell’Osservatorio Immagino ha rilevato 35 indicazioni green sulle etichette di oltre 30 mila prodotti

Gli italiani non hanno dubbi: la sostenibilità incide sulla scelta di un prodotto rispetto all’altro al momento di fare la spesa. A dirlo sono i dati di un recente studio pubblicato in occasione della decima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, in cui sono state studiate le etichette di oltre 125 mila prodotti, alimentari e non, venduti in supermercati e ipermercati italiani. Sulle confezioni di oltre 30mila sono state rilevate 35 indicazioni green che, nell’anno commerciale finito a giugno, hanno generato oltre 11,5 miliardi di euro di vendite, in crescita del 3,2% rispetto ai 12 mesi precedenti. Ma cosa aumenta nel dettaglio? Cresce il numero dei prodotti sostenibili (che rappresentano il 23,9% del totale delle referenze monitorate dallo studio), e quello dei claim green presenti sulle confezioni, che l’Osservatorio Immagino ha suddiviso in quattro aree tematiche: 

management sostenibile delle risorse: la più rilevante, con quasi il 10% dei prodotti e con una quota del 15,7% sul giro d’affari totale del paniere rilevato

agricoltura e allevamento sostenibili: accomuna il 2,3% dei prodotti che contribuiscono per il 4,0% al sell-out totale

 responsabilità sociale: coinvolge quasi il 6% delle referenze e incide per quasi il 10% sulle vendite complessive

rispetto degli animali: è un valore espresso sul 10,6% dei prodotti rilevati, che rappresentano il 7,5% delle vendite totali. 

«Questa crescita si deve all’aumento dell’offerta di prodotti dalle caratteristiche sostenibili, che rappresentano ormai il 23,9% delle 125.431 referenze monitorate in questa decima edizione dell’Osservatorio Immagino» spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy «La sensazione, quindi, è quella di un’onda verde che sta modificando in modo rapido e pervasivo il mondo del largo consumo, alimentare e non, e che sta agendo su molti e diversi aspetti della filiera». “Questo lavoro di analisi ha consentito di misurare quanto la sostenibilità sia diventata sempre più un tema di comunicazione e come questo fenomeno coinvolga sia l’offerta che la domanda: nel corso del 2020 abbiamo rilevato un maggior impegno da parte delle aziende, sia di produzione che di distribuzione, a fronte di una crescente sensibilità da parte del consumatore” – conclude Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. Una ulteriore riflessione, spinge a considerare come la pandemia abbia accelerato la semplificazione della lettura dell’etichetta per i consumatori. Il caro vecchio codice a barre ha appena compiuto cinquant’anni e si appresta ad affrontare l’evoluzione più importante della sua storia: la crescente mole di informazioni collegate a ciascun prodotto ha bisogno di un nuovo “veicolo” che le trasporti, una nuova etichetta fisica che faciliti la scelta di acquisto e di consumo sempre più consapevoli. 

Cristina Mignini

Fonte: Osservatorio Immagino GS1 Italy, ed. 2, 2021

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