In una città lontana vivevano due bambini, due grandi amici che dividevano tutto e si volevano davvero tanto bene. Si chiamavano Martina e Francesco. Amavano giocare insieme e si impegnavano tantissimo a tener pulita la loro città. Ogni mattina all’uscita di scuola andavano sulla spiaggia, o in un parco e raccoglievano l’immondizia che la gente del posto buttava per terra. Facevano davvero un gran bel lavoro.
Purtroppo un giorno si presentò nella città un uomo dall’aspetto davvero spaventoso. Il suo nome era Coronius. La sua presenza portò via tutti i colori, tutto era diventato grigio. Questo grigiore iniziò a far morire tante persone. La tristezza e la paura regnavano nella città.
Martina e Francesco iniziarono a piangere dallo spavento perché non sapevano cosa stava succedendo alla loro città; così chiesero ai loro genitori chi fosse questo uomo spaventoso di nome CORONIUS.
I genitori gli spiegarono che, purtroppo, nemmeno loro conoscevano Coronius, ma li tranquillizzarono dicendo che presto la loro città sarebbe tornata bella come prima e le persone non sarebbero più morte.
I due non si tranquillizzarono per niente, anzi erano agitati ancor più di prima.
Visto che i grandi non ne venivano a capo, decisero di fare un incontro con i loro amici per trovare una soluzione. Gianni propose: “Potremmo versare tanti secchi di vernice colorata sulla città”. Ma Martina esclamò: “Sarebbe bello, ma non abbiamo abbastanza vernice!”. Allora intervenne Laura e disse: “Potremmo disegnare su tutti i muri”, ma Francesco rispose: “Ehm.. Saremmo troppo lenti e Coronius se ne accorgerebbe…”. E la discussione continuò fino a rimanere senza fiato e senza arrivare ad una soluzione.
Il gruppo si salutò. Martina e Francesco andarono per la via di casa. Mentre camminavano senza speranze Coronius fece scendere una fitta nebbia. All’improvviso i due amici, che non vedevano più nulla, rotolarono per le scale dell’ingresso della metropolitana. Appena dentro incontrarono un vecchietto con una lunghissima barba bianca che donò loro una pistola da paintball magica. Era tutta colorata ed aveva una ricarica infinita.
Uscirono contenti dalla metropolitana. Intanto la nebbia era andata via. Così provarono a sparare della vernice colorata sul primo palazzo che videro, ma niente … allora capirono che si doveva andare alla fonte, Coronius. Altrimenti era tutto inutile.
A quel punto Francesco esclamò: “Spariamo direttamente su di lui, così si spaventerà ed andrà via”, e Martina disse: “E’ un’ottima idea”. Così si misero a correre fino a trovare Coronius.
Arrivati alla piazza della città videro il loro nemico che se la rideva a crepapelle con tanto di frittelle e che si rivolse ai bambini dicendo: “Siete due bimbetti e non riuscirete ad eliminarmi”.
Francesco, senza esitare, puntò dritta la pistola contro Coronius, ma invece di premere il grilletto premette un tasto della pistola che ancora non aveva utilizzato … e “puff … un sacco di bende colorate avvolsero il loro nemico che scomparve lasciando soltanto cenere e che una folata di vento portò via trasformandola in coriandoli colorati.
Fu così che tornò tutto come prima … e vissero tutti felici e contenti.
GIULIA G. – ALESSANDRO – LEONARDO L.