
Di acqua siamo fatti e di acqua è fatto il mondo. L’uomo ed il mondo è fatto di acqua in percentuali simili l’uomo al 65% circa e il pianeta al 70%.
Eh si, il nostro pianeta chiamato Terra, in realtà, è costituito da terre emerse solo per il 30% tutto il resto è Acqua, non Mari non Oceani…questo è solo il modo in cui siamo abituati a chiamarla, ma una distesa unica e mobile di acqua…
Un Oceano solo che con le sue correnti e con le sue maree da vita continua al nostro ecosistema.
L’acqua è l’elemento primordiale che ha connotato il pianeta Terra, che a questo punto dovremmo chiamare pianeta Mare…
Ma non solo, grazie al mare ed all’acqua, abbiamo avuto lo sviluppo della nostra civiltà. La ricchezza, i commerci, gli scambi culturali tra popolazioni son avvenute in gran parte solo grazie ed attraverso il mare. Navigazioni costiere che hanno permesso all’uomo di evolversi e di crescere intellettualmente, culturalmente e artisticamente.
La particolarità dell’Acqua è, però, la sua inafferrabilità e proprio per questo l’uomo ha cercato sempre sin dai primordi ad applicare al Mare, all’Acqua, schemi terrestri di controllo e predominio.
Ma il Mare, soprattutto l’alto Mare, è di tutti perché è di nessuno e là dove vivono venti e correnti esiste solo la libertà di viverlo.
È il 1609 quando Ugo Grozio, un giurista ed avvocato olandese, fa la sua dissertazione chiamata “Mare Liberum”, nata molto probabilmente da un giudizio dallo stesso patrocinato in merito alla legittimità o meno del fermo e della cattura di una nave portoghese da parte della Compagnia delle Indie Olandesi. E Grozio oltre 410 anni fa sostiene che “ciascuno è libero, per il diritto delle genti, di viaggiare sul mare in quei luoghi e presso quelle nazioni che a lui piaccia”…
Da lui in poi le disposizioni che reggono il mare si sono evolute, sono mutate, è cambiata l’influenza e lo sfruttamento che l’uomo ha fatto e fa del mare. Oggi il diritto del mare è racchiuso della Convenzione di Montego Bay del 1982, la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del Mare…ma la libertà del mare e per il mare permane e rimane, come la forza e l’influenza che lo stesso ha su di noi.
Avv. Antonio Bufalari