Carla Bergamente è’ l’insegnante di inglese nella classe 5D.
Maestra, quanto sono importanti nel ciclo di studi della scuola Primaria il confronto dei bambini con progetti multidisciplinari?
Di fronte ad una condizione umana di profonda disuguaglianza alla scuola Primaria viene chiesto di andare oltre, di superare i confini delle Nazioni, delle comunità, delle classi sociali e della specificità disciplinare. La multidisciplinarità nella scuola Primaria consente il raggiungimento di obiettivi cognitivi e lo sviluppo di competenze attraverso un’attività coordinata di più discipline.
Il superamento della “settorialità” delle singole discipline aiuta ad evitare la “frantumazione” del mondo e della realtà che la mente in sviluppo intende conoscere e comprendere nella sua totalità. Questo tipo di approccio mostra sicuramente una visione del mondo più ampia ed articolata, aiuta a cogliere interconnessioni tra discipline e ad acquisire un rispetto verso le opinioni altrui.
I progetti multidisciplinari coinvolgono gli alunni i quali sono molto recettivi e particolarmente interessati.
In classe, in occasione del progetto Erasmus, è stato affrontato il problema dell’inquinamento della Terra, le docenti, dopo una discussione collettiva con gli alunni, hanno proposto attività diverse, specifiche di ogni disciplina. Tante le attività proposte: lettura ed analisi di testi informativi (Italiano), analisi di dati statistici (Matematica), ricerca di cause e conseguenze dell’inquinamento (Scienze). Per quanto riguarda la Lingua Inglese, invece è stata proposta un’intervista fantastica con il “pianeta malato” per poi definire i comportamenti corretti da tenere nel rispetto dell’ambiente. Il lavoro svolto è stato tutto documentato con la realizzazione di un e-book.
A conclusione di quanto programmato gli alunni hanno dimostrato di aver interiorizzato i contenuti proposti, raggiungendo con soddisfazione gli obiettivi ma, soprattutto, di saper fare collegamenti, ragionare, dando un’interpretazione dinamica di quanto hanno imparato.
Promuovere la conoscenza di un percorso scolastico e delle sue progettualità, quanto è importante per la valorizzazione dell’attività didattica e del percorso di crescita dei bambini?
Conoscere ed avere la chiarezza di un percorso scolastico è importante per un insegnante al fine di poter ottimizzare le proposte ma lo è altrettanto per gli alunni che sono parte “attiva” dello stesso percorso.
Informare loro su argomenti ed obiettivi da trattare li rende “attori” e “ costruttori” del loro sapere. Renderli partecipi, inoltre, dà loro motivo di riflessione, di scambi, e perché no, di proposte atte a migliorare l’apprendimento.
L’entusiasmo per un ‘attività può far scaturire, oltre che interesse e motivazione, anche possibilità di soluzioni e quindi di arricchimento del percorso stesso. Ciò significa che la partecipazione attiva degli alunni è imprescindibile per un efficace processo di insegnamento-apprendimento.
Scuola ed Editoria. Un Magazine a diffusione Nazionale che rimane però attento ai valori del territorio in cui nasce la propria storia che valore aggiunto esprime in questo contesto progettuale così innovativo?
La Scuola da sempre è forse la più importante “agenzia educativa” ma non può rimanere distaccata dalle altre, tra cui il territorio in cui opera. Esso rappresenta talvolta un “prolungamento” dell’istituzione scolastica stessa poiché offre esperienze formative altrettanto importanti nel percorso educativo di ogni singolo alunno. La conoscenza delle proprie radici, dei valori che la realtà circostante offre rappresenta un’opportunità di crescita. Sicuramente la diffusione di prodotti editoriali attenti al territorio favoriscono questo processo, forniscono una chiave di lettura del mondo stesso, a livello locale prima e nazionale poi. Imparare a conoscere il proprio territorio in tutte le sue sfaccettature dà l’opportunità di prolungare le proprie conoscenze anche verso il territorio più ampio a livello nazionale.