NFT: cosa sono e che ruolo possono avere

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Dall’inglese Non-fungible token, gli Nft sono oggetti digitali unici, non riproducibili, che non si possono contraffare, ma la cui proprietà può essere ceduta. Si tratta di una sorta di “certificato di proprietà” che garantisce la salvaguardia del diritto di copyright e in cui l’unicità della proprietà è assicurata grazie alla tecnologia blockchain.

Arte, musica, gaming, vino: le straordinarie potenzialità della tecnologia Nfc

Nel mondo dell’arte è già possibile acquistare, scambiare o cedere la proprietà di opere digitali, uniche e certificate, ma il proprietario può anche decidere di tenerla per sé, concedendo l’utilizzo dietro pagamento. In questo modo si aprono grandi opportunità per ogni artista, grande o piccolo, che può vendere la sua opera digitale in tutto il mondo, garantendo l’unicità dell’oggetto artistico, che non può essere replicato o modificato in alcun modo.

Nell’industria della musica gli Nft permettono di creare prodotti ed esperienze di forte impatto emotivo per gli utenti e di grande ritorno economico, oltre che di fama, per gli autori, che in questo modo, si sottraggono al monopolio dei colossi della distribuzione. Sono già molti gli artisti che cominciano ad esibirsi in concerti ed eventi fruibili interamente e solamente nel metaverso. Un esempio per tutti, l’evento creato da Achille Lauro, un Nft del suo battito cardiaco, messo all’asta, in questo caso, a scopo di beneficenza.

È forse il mercato del gaming però che, assai cresciuto con l’uso dei visori, è oggi più avanti nell’utilizzo degli Nft: ormai i giovani non comprano più solo il gioco ma, all’interno del gioco, acquistano skin, oggetti e personaggi digitali di ogni tipo.

Sono tanti altri i settori in cui si dispiegano le potenzialità della tecnologia Nft, qui mi limito ad accennare a quello del vino, già profondamente modificato dall’avvento delle tecnologie IoT (si pensi ai sistemi di tracciabilità̀ e anticontraffazione per la difesa del marchio introdotti da Cantina 4.0). Con gli Nft si aprono nuove possibilità: dalla vendita della proprietà di un vino appena messo a maturare a quella di una specifica bottiglia o cassa, per non parlare degli Nft creati per eventi enologici unici e di grande valore economico (degustazioni e altro). Molti sono convinti che gli Nft saranno l’etichetta del vino del futuro.

Un Nft non esiste in natura, va creato 

È possibile creare Ft di dipinti, testi, musica, video e di qualsiasi oggetto in formato digitale. Una volta trasformato in Nft, quell’opera o quell’oggetto saranno unici, originali e non potranno essere duplicati o modificati.

Anche tu puoi creare il tuo certificato Nft, tramite la blockchain. Per farlo dovrai acquistare della moneta virtuale, ad esempio su Ethereum: pagando una quota in Ether, potrai coniare l’Nft della tua opera digitale (ricordando però quanto siano volubili i prezzi delle criptovalute!).

In Italia cosa sta succedendo? 

Il mondo NFT attinge da tantissime esperienze. Di recente sono nate startup che puntano a creare un multishop per il metaverso, in un contesto sempre più digitale, in cui l’utente arricchisce continuamente la propria identità online (vedi Ninfa Labs). Dando vita a un marketplace dove, al momento, sono disponibili più di cento opere di altrettanti artisti digitali, italiani e internazionali, e dove vengono approfonditi i nuovi stili, le nuove correnti e le possibili applicazioni. Sicuramente una grande opportunità per artisti validi, emergenti, ma spesso trascurati dalla rete, sia online che offline.

Francesco Guerrieri 

Innovation Manager – Direttore Agenzia Formativa – DPO | omniasoft.it

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