Ogni giorno ti trovi ad interagire con articoli, foto, video, infografiche… ma ti sei mai fermato a chiederti perché sono importanti?
Partiamo da una prima definizione di content marketing: “una tecnica di marketing volta a creare e distribuire contenuti pertinenti e di valore per attrarre, acquisire e coinvolgere un target audience chiara e definita – con l’obiettivo di guidare i clienti verso una azione redditizia “(Content Marketing Institute). Possiamo anche definirlo come “un servizio che il brand offre gratuitamente per promuoversi o promuovere un suo prodotto”.
È importante quindi essere interessanti per i propri utenti, offrendogli un motivo in più per cui scegliere – ancora prima dei nostri prodotti – quello che abbiamo da comunicargli. Dobbiamo proporci in modo accattivante, senza oltrepassare i limiti ed essere fastidiosi.
I contenuti devono essere visti come strumenti di trasmissione di valore
Bisogna ripeterlo, come fosse un mantra! Perché i social non sono solo un mezzo per VENDERE!
Oggi i canali di comunicazione social non sono solo strumenti per farsi conoscere, promuovere il proprio brand e la propria attività, ma hanno un valore intrinseco che deve essere trasmesso.
Per aiutarti nella creazione di contenuti possiamo suddividerli in tre categorie:
- Contenuti per ispirare: Raccontando una storia o condividendo un’idea, fanno presa prima sulla testa e poi sul cuore. Vogliono motivare e far riflettere i propri utenti.
- Contenuti per informare: Trasmettono informazioni pertinenti ed utili al proprio pubblico.
- Contenuti per intrattenere: Un video, un racconto, un’immagine… che faccia divertire il proprio pubblico, in fondo i social sono un passatempo.
E la comunicazione prima della nascita dei social network?
Quando si parla di creazione contenuti, bisogna contestualizzare e capire che parliamo di comunicazione. La comunicazione già esisteva prima della nascita dei social network e la sua caratteristica è l’unilateralità: cioè il brand parla agli utenti, in modo verticale e gli utenti non hanno possibilità di confronto.
Da questo punto di vista la comunicazione non avviene in modo attivo, ma in modo molto passivo. E’ una comunicazione statica. Se pensiamo agli esempi della comunicazione tradizionale, dalla televisione alla cartellonistica, vediamo che uno spot televisivo, ci interrompe, ma noi lo ascoltiamo in modo passivo perché non possiamo interagire.
La comunicazione social invece ha rivoluzionato la comunicazione – ha messo sullo stesso piano i brand e gli utenti, cosa che prima non era possibile. Oggi abbiamo accesso a tutte le informazioni di cui possiamo aver bisogno, in modo molto veloce ed intuitivo. Google ha (quasi) tutte le risposte alle nostre domande. E quando apriamo i social? Anche qui troviamo migliaia e migliaia di informazioni.
Tutto questo succede perché oggi tutti possiamo comunicare, sui social. Non c’è unilateralità, ma si creano conversazioni. Il brand parla agli utenti e gli utenti possono parlare con il brand.
Essendo tutti sullo stesso piano, il brand deve prendere in considerazione la partecipazione degli utenti alla comunicazione ed ai processi di creazione. Nella comunicazione bilaterale, gli utenti hanno un ruolo attivo e quindi prendono parte alla creazione di contenuti, con gli UGC – user generated content – contenuti creati dagli utenti, che possono essere utilizzati dai brand per trasmettere questo confronto e per sottolineare il ruolo attivo che hanno. Questo passaggio ha rivoluzionato la comunicazione, segnando il passaggio dalla comunicazione tradizionale a quella dei social.
Un ulteriore passaggio è stato segnato dall’ingresso del content marketing nelle strategie di comunicazione digitale. Con la creazione dei contenuti giusti, sarà possibile iniziare a creare un legame con il tuo pubblico: ti conoscerà, gli piacerai, si fiderà e di te e infine, comprerà. La più grande potenzialità del content marketing è che qualsiasi azienda, in qualsiasi parte del mondo, può creare contenuti bellissimi per i propri clienti, indipendentemente dal prodotto o dal servizio venduto.
Un esempio di content marketing efficace: la campagna di comunicazione IKEA “Sleep movement”.
A settembre 2019, per celebrare i suoi 30 anni in Italia, ha deciso di promuovere la campagna Sleep Movement per ricordare l’importanza del sonno e promuovere il dormire bene. Per farlo ha creato campagne di comunicazione unendo i suoi prodotti alla promozione del concetto di casa come luogo sicuro e di protezione, utilizzando in modo strategico tutte e tre le tipologie di contenuti descritti sopra.
Come hanno sviluppato la campagna?
- Hanno creato “Il manifesto del buon dormire” sul proprio sito, dicendo che “è arrivato il momento di riappropriarsi della notte e trovare il coraggio di dormire”. Da qui è nato l’hashtag di riferimento della campagna #proudtosleep
- Hanno coinvolti influencer selezionati, che per una settimana hanno realizzato stories della buonanotte
- Infine, hanno dedicato una pagina del loro sito alla raccolta di consigli su come migliorare la qualità del sonno e come creare un ambiente rilassante ed accogliente, utilizzando proprio gli elementi di arredo IKEA per migliorare gli spazi di casa.
Che cosa ci insegna IKEA? Che è possibile utilizzare i canali social, non solo per promuovere i propri prodotti. Ogni azienda può sviluppare contenuti interessanti, creativi, originali e selezionare i canali che ritiene più efficaci per distribuirli.
Adesso tocca a te! Quali sono gli elementi più importanti quando si parla di content marketing? La creatività e la semplicità.
A nessuno piace perdere tempo: i social sono composti da persone e se pensiamo allo stile di vita delle persone oggi, è uno stile di vita frenetico, dove siamo sempre alla ricerca di tempo. Forse, il tempo è la risorsa più scarsa a cui possiamo avere accesso oggi. La sfida più grande da affrontare è quella di riuscire a semplificare un contenuto, senza banalizzare.
Il concetto chiave è: make it simple but significant. Creare quindi contenuti semplici, diretti, ma che siano allo stesso tempo rilevanti per i nostri utenti.
Vediamo quindi alcune cose da ricordare per creare i propri contenuti:
- Ricorda che non sei sui social per vendere: racconta ai tuoi clienti che cosa puoi fare per loro ed i motivi per cui dovrebbero sceglierti.
- Bandisci l’autoreferenzialità: lascia che siano i tuoi clienti a parlare, con le recensioni e con il passaparola.
- Applica la regola del 10-4-1: dai 10 informazioni, parla di 4 aggiornamenti e proponi solo 1 volta il prodotto o il servizio che vendi.
- Almeno ⅔ dei contenuti devono riportare il logo aziendale: non devi vendere ma devi essere riconoscibile, per questo conviene brandizzare tutto ciò che puoi, ogni immagine, ogni video e ogni storia.
Per concludere: le aziende creano quotidianamente contenuti e ci troviamo immersi in una società iper-connessa ed iper-stimolata, i clienti possono scegliere se ignorare i contenuti proposti, con un semplice click. Come puoi quindi attirare la loro attenzione? Creando contenuti di valore, significativi per i tuoi clienti, al momento giusto e sulla piattaforma giusta.
Devi sempre tenere a mente, che tutto ciò che crei deve trasmettere valore ai clienti. Devi quindi riuscire a rispondere alle loro esigenze ed offrire soluzioni concrete ai loro problemi.
E tu, stai rispondendo alle esigenze dei tuoi clienti o cerchi solo di vendere?
Fabio Capecci
Consulente e Web Marketer