
Si sta avvicinando Pasqua: colomba, uova di cioccolato, pizze rustiche, aiuto! E allora quale periodo migliore per iniziare un mini-digiuno? Per affrontare meglio i giorni di festa che ci attendono, per iniziare una bella disintossicazione dopo il periodo invernale?
Il nostro metabolismo continua a seguire i bioritmi dell’uomo primitivo: la mattina è accelerato, bisogna avere energia e bruciare calorie per la caccia, per correre. La sera è rallentato, per favorire il riposo ed il recupero energetico. Inoltre l’uomo primitivo faceva tanti digiuni, sicuramente non riusciva a mangiare ad orario, non aveva il frigorifero e non c’erano i supermercati. Mangiava i prodotti di stagione e spesso saltava i pasti. Sicuramente non mangiava dolci e prodotti raffinati. Ecco, il nostro metabolismo è tutt’oggi più affine a quella realtà che a quella di oggi.
E allora, fatta questa premessa, cosa possiamo fare? La mia risposta è semplice: organizziamoci per fare dei mini digiuni. Semplice! Inoltre, saltando un pasto, avremmo più tempo per fare altro, per coltivare un hobby, uno sport, per rilassarci, per fare semplicemente “altro” che non sia mangiare! Mangiamo troppo e troppo spesso!
Il digiuno dovrebbe essere controllato e personalizzato in base alla età e allo stato di salute. Quindi i miei consigli valgono per persone adulte e in buona salute.
In cosa consiste il mini digiuno? Nel rispettare una pausa di assenza di cibo di 14-16 ore circa, con una minima restrizione calorica, rispetto a quello che si è soliti mangiare. L’esempio più corretto che posso fare è quello di fare la colazione ed il pranzo regolarmente, per poi fare una merenda intorno alle 16.00 o alle 17.00, saltare la cena, e mangiare direttamente a colazione del giorno dopo. Come dicevo prima, non si tratta di ridurre le calorie, ma di aumentare la pausa di digiuno fra un pasto e l’altro. Se se ne sente il bisogno il cibo che si sarebbe mangiato a cena lo si può dividere fra la merenda e la colazione.
In questo modo si rispetta anche il nostro bioritmo fisiologico: essere cacciatori e performanti la mattina, al sorgere del sole; essere rilassati al calar del sole, permettendo al nostro organismo di riparare i danni cellulari, senza doversi impegnare nella digestione.
Infatti il mangiare tanto la sera, e soprattutto il mangiare tardi, quasi a ridosso dell’ora del sonno, non fa altro che ingolfare il nostro organismo, in una digestione resa difficoltosa dalla posizione sdraiata, volta ad accumulare tessuto adiposo e a non bruciare calorie.
Il mini digiuno può essere facilmente fatto da una a più sere a settimana, non crea particolari problemi organizzativi. Anzi. Ci regala del tempo libero. Personalmente se dovessi cucinare e mangiare tutte le sere, dovrei rinunciare a tante belle cose! Così ognuno di noi può decidere, in base al proprio stile di vita ed in base ai propri impegni, come organizzarsi.
Però, come dicevo sopra, se si ha qualche patologia, come il diabete, ad esempio; se si è sotto peso, in gravidanza, o in età prepubere, questi consigli non vanno seguiti, ma bisogna rivolgersi al medico per un percorso personalizzato.
Ed ora entriamo nel merito: cosa fa il digiuno?
Rinforza il sistema immunitario. E di questi tempi non è male!
Detossifica l’organismo, facilitando l’eliminazione delle tossine: si fa più pipì!
Ha un effetto antiaging: ci rende più giovani e belli!
Riduce il livello di stress, abbassando il cortisolo: ci arrabbiamo di meno!
Regolarizza il sistema neuropsicoendocrinoimmunitario: ritroviamo la calma e l’equilibrio interiore!
Ci da energia e vitalità e ci fa riscoprire il senso della fame ed il sapore dei cibi semplici.
Ci fa dimagrire, perché il nostro corpo impara a bruciare i grassi e ad utilizzarli quale fonte di energia al posto degli zuccheri!
Il digiuno può essere sicuramente utile per consentire al corpo di disintossicarsi se si viene da un periodo di eccessi, ma deve sempre essere controllato nel tempo e supervisionato dal medico, in base alla singola situazione.
Il mini digiuno può essere praticato ai cambi di stagione, dopo terapia antibiotica, in aiuto alla chemioterapia, dopo grandi abbuffate. Ma, se vediamo che stanchezza e nervosismo aumentano, allora c’è qualcosa che non va e bisogna fermarsi.
Naturalmente l’alimentazione dovrà essere salutare, semplice, buona, nutriente: questo aiuta a gestire il senso di fame, a controllare la glicemia nel sangue, a disintossicarsi. Bisognerà bere 2 litri in inverno e 3 litri d’estate. Acqua, tisane, spremute, brodi vegetali, frullati, per mantenere il giusto livello di idratazione.
Inizialmente il mini digiuno ci può dare un senso di fame, di privazione, di apparente stanchezza, ma, in breve tempo ci accorgeremo di dormire meglio e di svegliarci con la voglia di fare colazione. Durante la notte il nostro organismo non dovrà essere impegnato nella digestione e potrà occuparsi della detossificazione e rigenerazione cellulare. Scomparirà il reflusso ed il senso di pesantezza. La mattina salteremo dal letto con un senso di fame che ci farà gustare la colazione e ci predisporrà ad andare meglio di corpo, e ad affrontare la giornata da veri combattenti.
E allora, che aspetti? Provare per credere!
Dott.ssa Anna De Antoni