Le pagine della Visconti ripercorre il rapporto tra l’uomo e le risorse energetiche

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La pandemia, a livello mondiale, ha colpito tutti i settori in modo incisivo e deleterio.

A livello economico, lo shock esogeno è stato terribile e, seppure non si può ancora avere una stima certa dei danni, è già chiarissimo che tutti i settori della vita devono farci i conti in qualche modo. Agli altissimi costi umani si aggiungono quelli sociali, quelli culturali, quelli economici ed energetici.

Il costo energetico, a livello mondiale, ha subìto una drastica riduzione della domanda e questo vale naturalmente anche per l’Italia che rispecchia alla perfezione il trend mondiale.

Non sono stati sufficienti i bonus, il risparmio autonomo delle famiglie a scopo precauzionale né gli sforzi statali.

L’inevitabile fermo del commercio e, dunque, anche dell’industria, ha provocato un calo della domanda che non ha pari nella storia e anche se le fonti rinnovabili sono state quelle che hanno registrato un danno minore, anche in quel caso ci sono stati dei cali spesso notevoli.

Per capire le dinamiche che hanno portato a questa situazione, bisogna andare a cercare, a monte, la natura del rapporto tra le risorse energetiche e l’uomo. In questo caso può esserci utile il volume di Agnese Visconti Risorse energetiche e comunità umane edito dall’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani e Italia Nostra.

Leggiamo nell’introduzione:

 

« Le pagine di questo libro costituiscono per il lettore un invito a compiere un lungo viaggio esplorativo con destinazioni diverse, nel tempo e nello spazio, allo scopo di provare a considerare e osservare i differenti fili che, in maniera più o meno tenace, hanno formato in passato e formano tuttora l’intessitura, non sempre omogenea, anzi perlopiù variegata – rada, folta e compatta, o finanche lacerata, sfilacciata e non sempre ricucita – formata dall’intreccio degli uomini con gli ambienti.

Occhi e mente saranno tesi dunque a ricercare i molteplici legami che hanno congiunto/disgiunto e tuttora congiungono/disgiungono, in diverse misure, le società – differenti le une dalle altre, ieri come oggi, per obiettivi, tecniche, credenze religiose, espressioni artistiche, scelte politiche ed economiche – con i vari prodotti del suolo e del sottosuolo, così come con l’aria, l’acqua e il sole.

Un filo tuttavia, tra i molti che gli uomini hanno allacciato in passato e che continuano ad allacciare tuttora, verrà indagato con particolare attenzione: quello che, con il nome di risorsa energetica, li ha accompagnati nel corso della storia, concorrendo, ancorché irregolarmente, alla loro crescita e al loro benessere economico, e che oggi tuttavia, con il mutato appellativo di crisi energetica, sembra essere stato brutalmente tagliato, al punto da assumere la forma di una ferita profonda che, come vedremo, non si è per ora rimarginata».

 

Un viaggio che prende dunque le mosse dal termine greco ἔργον (lavoro) e che procede attraverso l’analisi delle diverse risorse – dal carbone, al gas, al petrolio – fino ad arrivare alle prime avvisaglie e poi alle cause della crisi profonda approdando all’utilizzo delle energie rinnovabili e all’interazione dell’uomo con esse con un’attenzione particolare al caso della nostra penisola.

Flora Fusarelli

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