
di Roberta Panza
Un profondo cambiamento è avvenuto nella piccola distribuzione fino a far dilagare quella che è oggi la distribuzione di massa.
Per capire come si è evoluta la grande distribuzione bisogna servirsi dell’aiuto di un manuale che, per quanto possa sembrare datato, ci è necessario proprio per afferrare le dinamiche iniziali necessarie allo sviluppo della GDO dalla scomparsa del negozio tradizionale alla comparsa negli anni Sessanta del supermercato classico fino all’arrivo dei centri commerciali e, infine, dell’odierno e onnipresente on-line che ha rivoluzionato i meccanismi e le modalità di consumo. Il Manuale di progettazione per la grande distribuzione di Roberta Panza edito da FrancoAngeli sarà un aiuto decisivo per la comprensione. Il sottotitolo – Strategie, immagine e format per nuovi consumatori – ci introduce da subito anche nell’aspetto visivo dello sviluppo del marketing e le immagini contenute nel volume ci facilitano la comprensione.
Cambia dunque continuamente la progettazione commerciale a livello anche estetico. Un restyling continuo con nuovi lay-out dettati dai nuovi lifestyle del terzo millennio.
Una grande avanzata che però non aveva fatto i conti, e non avrebbe mai immaginato di doverli fare, con l’arrivo della pandemia in atto colpevole di aver devastato degli equilibri spesso già precari.
Allo stato attuale abbiamo dunque i piccoli negozi che nuotano in un mare di difficoltà e rischiano la chiusura o hanno già chiuso; i grandi gruppi che, pur avendo le possibilità economiche, sopravvivono solo se stanno al passo con le nuove norme e i continui cambiamenti e, infine, l’on-line che procede a lunghi e veloci passi, ma che rischia di doversi fermare a causa della necessità impellente di contatto umano indotta dai lunghi periodi di isolamento. Un quadro sicuramente e decisamente poco rassicurante. Consumista e capitalista, il singolo consumatore dovrebbe aprire gli occhi e orientarsi verso un commercio in difficoltà oramai abbandonato anche dai numerosi mentitori seriali che: «Io su Amazon non ci compro!». Eppure…
Un minimo di impegno dunque e ricordatevi che… Marx vi vede che comperate on-line! 😊
Flora Fusarelli