Che paura: questo tema meriterebbe un’intera enciclopedia, altro che qualche migliaio di battute!
A parte quegli esseri umani che hanno la sensibilità simile a quella di un robot, tutti noi abbiamo la vita scandita dall’amicizia e dall’amore. E’ quest’ultimo che inizia ad accompagnarci dalla nascita: l’amore per la mamma (e anche per il papà, ma sempre dopo la genitrice…), poi per i familiari. Quando iniziano le prime relazioni sociali al di fuori della cerchia familiare, ad es. all’asilo, fa capolino la gemma dell’amicizia: stare con altri bambini fa piacere, ma in modo diverso rispetto a come ci fa sentire stare con la mamma (e con il papà, ma dopo la mamma…).
Col passare del tempo entrambi i sentimenti diventano sempre più articolati, ci rendiamo conto che hanno bisogno di essere gestiti e manutenuti: ai bambini si perdonano (anche troppo) una serie di parole e di comportamenti che potrebbero incrinare l’amore o l’amicizia ricevuta, ma quando si cresce iniziamo a doverci assumere la responsabilità dei nostri comportamenti e delle nostre affermazioni. Parallelamente scopriamo le diverse sfumature che assumono l’amicizia e l’amore, a seconda delle persone a cui sono dedicati.
Le prime cotte ci fanno scoprire che non esistono solo mamma, papà e i nonni, ma ci sono anche altre persone con cui desideriamo stare insieme più che con altri e verso le quali abbiamo un importante trasporto: che i tormenti dell’amore abbiano inizio!
Parallelamente nello stesso periodo spesso nascono e si cementano amicizie per la vita: è una gran fortuna poterle vivere. Nel mio caso sento tutt’ora l’amico che da piccolo ha condiviso con me varie volte i buonissimi cannelloni che preparava la madre e di cui lui era goloso, mi incontro spesso con quello che mi scorrazzava sul suo scooter perché i miei non me lo volevano comprare e con il quale siamo stati compagni di banco per tutto il liceo, poi quello con cui addirittura siamo immortalati in una foto all’asilo, ecc.
Tutte rose e fiori? Magari…
Le tempeste ormonali adolescenziali provocano litigi con gli amici, per fortuna spesso sanati, e tormenti per la persona amata (che ci sia corrispondenza o meno di sentimenti): ciò ci rende sempre più consapevoli dell’enorme importanza di questi sentimenti e ci insegna anche a gestirli con la giusta cautela, che magari non si è avuta fino all’adolescenza. E’ allora che la differenza tra amore e amicizia cresce sempre di più: per amore si è più tolleranti che per amicizia, ma è più frequente che le amicizie durino più dell’amore. E non è solo una questione di attrazione fisica o corollari vari.
L’amore è più vicino ad un manufatto di cristallo, prezioso e fragile, invece l’amicizia è forse più simile ad una quercia, che subisce le intemperie e che rimane sempre lì. Il primo ha bisogno di tanta attenzione per custodirlo e non rovinarlo, la seconda ha bisogno che non si usi l’accetta per tagliarla o il fuoco per bruciarla, ma tutto il resto la scalfisce poco e raramente in modo permanente.
Tutto ciò deve tener conto della differenza tra amore ed attrazione fisica, oppure tra amicizia e semplice conoscenza: quanto sopra scritto ci aiuta a distinguere queste diverse forme di relazioni umane e magari ci aiuta a di riflettere un secondo in più prima di fare del male (anche involontariamente) a qualcuno o prima di fare grossi errori di cui pentirsi per il resto della vita.
Alla luce di ciò, si può essere innamorati della persona che si considera il/la migliore amico/a? Io non credo: proprio perché i due sentimenti in questione hanno bisogno di attenzioni diverse, non può un’unica persona essere il soggetto di entrambi. Ciò però mi porta anche a chiedervi: può una donna essere la migliore amica di un uomo (o viceversa)? Sicuramente, anzi credo che quelle siano le amicizie più preziose, perché hanno superato la fase in cui potrebbero essere “inquinate” dall’attrazione fisica e ne prendono il meglio, ma non credo siano così frequenti.
Spero che tutti abbiano la propria teca dei cristalli e il loro bosco di querce: con questi due elementi, la vita diventa meravigliosa…
Gerardo Altieri