Buon compleanno Paperon De Paperoni
Il nostro è con ogni probabilità il periodo storico più complicato per gli artisti e i creativi in generale. Per quanto ci sia un bisogno quasi spasmodico della figura del creativo in Italia, spessissimo questa tipologia di professionisti è costretta ad aprire una partita IVA perché in questo settore i contratti a tempo indeterminato sono un po’ come oasi nel deserto. In Italia, grazie al regime forfettario, c’è probabilmente uno dei regimi più vantaggiosi nell’intera Europa per chi deve aprire una Partita Iva. I problemi arrivano dopo: il regime forfettario prevede che per i primi 5 anni l’IVA sia al 4%, ma dopo sale al 15%! Sembra poco, ma… Provate a parlare con chi ha questa tipologia di Partita Iva! Le spese sono comunque molto alte e il divario fra il costo della vita e i salari in Italia purtroppo si sta facendo sempre più grande. Lo testimonia l’incredibile fotografia della fila chilometrica per il pranzo dei poveri a Milano nel giorno di Natale. La Caritas ammette che si tratta di “Emergenza bollente”.
In questo contesto rientrano anche i giovani registi. Non tutti riescono a farcela, nonostante il talento.
Spesso il fatto di non avere uno stipendio adeguato spaventa molti creativi, i quali decidono di abbandonare i propri sogni e cercare un po’ di stabilità in altri lidi.
In questo contesto troviamo azzeccatissima la copertina del TOPOLINO n°2499: in occasione del 75° anniversario di Paperon De Paperoni, il giornalino celebra uno dei personaggi più amati del mondo Disney con un Paperon De Paperoni triste—! e sull’orlo del crollo finanziario. Il nome originale di Paperone è in realtà Scrooge McDuck, un omaggio all’Ebenezer Scrooge creato da Charles Dickens nel 1843! Paperon De Paperoni, in questo numero che precede il Topolino n°3500 (per i collezionisti un imperdibile numero), è protagonista di una storia in cui finisce sul lastrico. Incontrando il suo stesso destino, sotto forma di fantasma, Paperon De Paperoni sa di avere un solo mese per riprendersi tutto quel che ha perduto.
Paperon De Paperoni è sempre stato visto come un uomo ricco e basta. In questo magico albo di Panini Comics, invece, scopriamo che i suoi averi sono il risultato di tante avventure e sacrifici maturati nel tempo. Il papero più ricco di Paperopoli è sicuramente parsimonioso (per non dire taccagno anche se a lui questa definizione non piace), è emotivo ma sempre attentissimo a dove mette i suoi soldi, tanto agognati ed infine col sudore guadagnati.
Paperon De Paperoni è ancorato terribilmente ai beni materiali e la sua ricerca spasmodica della ricchezza è in realtà un grido alla stabilità economica e finanziaria che tutti cercano e che gli altri personaggi Disney non hanno sino in fondo. Conservatore ma sempre pronto a trovare nuove soluzioni, non più giovane ma sempre con le orecchie ben appizzate, decisamente indomabile ma sempre pronto a far qualche compromesso all’occorrenza, Paperon De Paperoni è un personaggio necessario anche per le giovani generazioni, che sempre più si ritrovano a spendere moltissimi soldi in tecnologia, in vestiti all’ultimo grido a volte imposti dal gruppetto di amici che si frequentano al momento, e molto raramente si chiedono da dove vengano i soldi che i rispettivi genitori spendono per soddisfare ogni richiesta.
Quando a un figlio si regala un telefono, è estremamente difficile che quest’ultimo possa chiedere: papà, ma quanto hai dovuto lavorare per permettermi tutto questo?
Paperon De Paperoni è una figura di riferimento anche per chi, non avendo una famiglia alle spalle, passa le estati a far stagioni negli alberghi della costa e sogna un giorno di poter gestire un ristorante e magari avere una stabilità.
È una figura importante anche per chi si chiede: “come posso gestire le mie piccole (o grandi) somme di denaro?”
Ricordiamo in questa occasione che l’inflazione è alle stelle in questo periodo storico, e mettere in salvo i propri risparmi dovrebbe essere uno dei principali pensieri di ogni famiglia italiana!
Il papero più ricco della città di Paperopoli ci insegna, con la sua antipatia, che a volte andare controtendenza è giusto.
Ma quindi, Paperon de Paperoni è felice? Decisamente no!
I soldi non fanno la felicità.
Ma allora…Cos’è che fa la felicità?
Forse chi può rispondere a questo quesito è Pluto…
Buona lettura!
Marco Cassini