Il Progetto La Città Magazine Primary School rappresenta un progetto unico nel panorama scolastico nazionale che pone l’attenzione al racconto ed alla documentazione del percorso didattico di alcune classi della scuola primaria. Un progetto innovativo che racconta il percorso di crescita e le sensibilità degli alunni che, guidati dal corpo docente, hanno rappresentato con i propri lavori la loro sensibilità ed il loro curioso e limpido punto di vista.
Assessore un Progetto che racconta il percorso di crescita e se vogliamo di vita di giovani alunni della scuola primaria. Quanto è importante documentare e promuovere il lavoro che viene svolto in questa percorso di crescita così importante?
La capacità di documentare esperienze di qualsiasi natura è già di per se un processo di crescita importante che testimonia un livello alto e qualitativo di maturità. In questo senso ritengo che il progetto promosso da La Città in uno degli istituti scolastici più importanti della città di Teramo abbia rappresentato un momento di crescita da parte di tutti gli attori del progetto: dai più piccoli, ai docenti, ai collaboratori della testata giornalistica. La documentazione di tutto questo diventa dunque un’esigenza legata non solo alla natura prettamente giornalistica del periodico, ma anche al modo di essere della scuola che deve essere sempre aperta e inclusiva, pronta a recepire le esperienze più ricche e importanti.
Cosa pensa del rapporto tra scuola ed editoria in contesti così innovativi volti alla promozione del valore della divulgazione del lavoro che viene svolto nel ciclo della scuola primaria?
La sincronia tra scuola ed editoria, anche se sperimentale, permetterà di raccontare e documentare in maniera più fattiva tutto il percorso progettuale e assurgere a modello da ripetere in futuro. Accolgo quindi la sinergia tra scuola ed editoria in maniera positiva e favorevole, soprattutto in un contesto così innovativo che sicuramente andrà a valorizzare e divulgare il lavoro e l’elaborato svolto dai bambini della scuola primaria. Per questo, faccio un personale plauso a La Città Magazine e all’Istituto Comprensivo Savini – San Giuseppe – San Giorgio.
Questo primo Progetto pensa possa essere un modello da poter ripetere anche per altri Istituti e la Regione che ruolo potrebbe svolgere nel promuoverlo?
Questo progetto sperimentale deve elevarsi a modello anche per altri Istituti scolastici, è chiaro che iniziative come questa non possono che giovare al mondo della scuola che ha nel suo Dna la “trasmissione del sapere”, per questo, tali iniziative vanno ripetute in futuro e prese ad esempio anche con il coinvolgimento delle varie Istituzioni del territorio. In questo senso, bisogna guardare al coinvolgimento anche della Regione che sicuramente sarà pronta a fare la sua parte su scala regionale per le varie tematiche proposte come ad esempio quelle sul bullismo e cyberbullismo.
Un Magazine a diffusione nazionale che rimane però attento ai valori del territorio in cui nasce la propria storia che valora tutto questo?
L’informazione e l’editoria in questi anni stanno mostrando i segni di una crisi figlia soprattutto di un nuovo approccio del grande pubblico verso l’informazione. Sono cambiati i modi e i costumi del consumatore finale e il mondo dell’editoria questo cambiamento lo sta ancora metabolizzando. Eppure, nonostante questo mondo sia in continua evoluzione, l’informazione locale riesce a mantenere un certo appeal proprio perché non ha mai abbandonato la mission principale: raccontare il territorio in tutte le sue sfaccettature con le testimonianze dirette e indirette dei cittadini. La Città Magazine fa questo da anni e non è un caso se nel tempo è diventata punto di riferimento di un’informazione locale che esce dagli schemi tradizionali per far posto ad un taglio giornalistico proprio dei grandi magazine nazionali. Questo non significa tradire lo spirito originario dell’informazione locale, significa invece crescere nella consapevolezza di migliorare.
Quale impatto positivo evidenzia nel Progetto promosso da La Città Magazine e dall’ICS Savini – San Giuseppe- San Giorgio”?
Quando i soggetti attivi di un territorio parlano tra di loro significa che ci troviamo di fronte ad una società che ha voglia di crescere e svilupparsi. La collaborazione tra la Città e l’istituto Savini è l’esempio più evidente di una società che vuole crescere e arricchirsi con il confronto: il giudizio dunque non può che essere positivo. Basti pensare a tutte le esperienze che si portano dietro gli alunni e i docenti a conclusione di questo percorso di crescita, ma anche la ricchezza di informazioni che i giornalisti del Magazine hanno raccolto in questi mesi di contatto con i più piccoli. Sono questo gli elementi indiscutibili grazie ai quali una collettività ha le basi per crescere e svilupparsi.