
Naturalmente l’articolo è per chi non è nel pensiero positivo, tutti gli altri possono tranquillamente non leggerlo, perché hanno già trovato la loro strada.
Il messaggio più importante è che al pensiero positivo ci si può allenare, proprio come quando si va in palestra. Ebbene sì, il pensiero e l’apprendimento viaggiano attraverso dei circuiti neuronali, immaginateveli come quelle rotaie dove viaggiano i trenini dei bambini. Tante più volte il pensiero ripercorre quel circuito, tanto più facilmente rimarrà impresso nel nostro cervello. In Neurofisiologia si parla di “circuiti riverberanti della memoria”. In soldoni, più ci impegniamo a pensare positivo più ci verrà facile!
Invece per la fisica quantistica il pensiero, qualunque esso sia, genera un campo elettromagnetico, tale da influenzare sia noi stessi che l’ambiente che ci circonda: vi ricordate il mitico Gastone, nei fumetti di Topolino? A lui andava sempre tutto bene.
E ora vi lascio con questo breve racconto, per me molto illuminante: “ Un giorno a studio è venuto un bambino molto simpatico, parlando, gli ho fatto vedere un bicchiere con dell’acqua, e gli ho chiesto se era mezzo pieno o mezzo vuoto, lui mi ha risposto che era semplicemente un bicchiere d’acqua e… se l’è bevuto!”
Ecco per me il pensiero positivo è un pensiero semplice, circolare, che rende le cose semplici, che ci illumina e rende migliore la nostra vita e quella di chi ci circonda. Perché per disperarsi e pensare negativo c’è sempre tempo.
Dott.ssa Anna De Antoni