Dalla conoscenza delle origini deriva quella del presente
il Natale è una festa molto particolare, amata e odiata. È la rappresentazione della bontà della carità insieme dell’aiuto reciproco.
Arriva a noi con una serie di usanze e derivazioni mediatiche, ma anche da una costruzione storica ben precisa. Dal presepe, creato per la prima volta da San Francesco, alla celebrazione della nascita di cristo, tutto ciò che sappiamo su questa festività ha una lunga storia che viene spesso ignorata.
Parliamo, per esempio, del perché la festa di Natale cade il 25 dicembre.
Questa, come molte altre nella storia della religione Cristiana, fu mutuata guardando alle precedenti feste pagane. Nel nostro caso parliamo della festività legata al mio Mitra.
Mitra è una divinità che nasce nel XI secolo a.C. nell’induismo, nei sacri testi Veda viene identificato come facente parte della triade composta da Ahura Mazda e Anahita nella religione denominata Zoroastrismo.
A Roma Mitra fu soprattutto il dio dei soldati, divinità solare, la sua adorazione richiedeva regole molto precise tra cui temperanza, autocontrollo e la compassione anche nella vittoria.
Il mitraismo, come il cristianesimo, offriva la salvezza ai suoi seguaci perché Mitra era una divinità che doveva salvare l’umanità dal male.
Il mito della sua nascita vuole che, la notte del 25 dicembre, in una grotta, nacque da una vergine.
Vi ricorda qualcuno?
Intermediario di un dio superiore, Mitra muore e risorge come divinità messaggera.
Non vado oltre a spiegare come una antica divinità possa rispecchiare le caratteristiche del, a noi più noto, Gesù di Nazareth.
Ciò non è raccontato per sottrarre autenticità al secondo membro della trinità cristiana, è solo per far capire a tutti la dimensionalità plurima della storia. Tutto ciò che è legato a cristo ha la sua storia e mutua da quella di qualche divinità precedente.
Il giorno di Natale viene festeggiato ancora oggi nel giorno in cui nacque il mitico dio Mitra, senza contare che Gesù cristo, grazie a calcoli basati sull’astronomia della famosa “cometa” discesa nel cielo il giorno della sua nascita, sembra nato ad aprile e non a dicembre.
Non vi sembri assurdo, sovrapporre una festa pagana ad una cristiana, fu fondamentale per i primi credenti. Era un mezzo per farsi accettare e per convertire chi ancora credeva nell’antica religione pagana.
Le feste comandate sono gioia, rito e condivisione: ma devono essere anche fonte di consapevolezza. Se abbiamo una festa per ricordarci della carità cristiana è perché, durante il corso della storia, questa festa ha mantenuto la sua funzionalità ad oggi mutata ma ancora non decaduta.
Chiediamoci sempre l’origine di ciò che conosciamo e saremo più padroni del nostro presente!
Buon giorno di Natale a tutti!
Andrea Di Giovanni