PNRR e resilienza culturale

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Il significato della parola Resilienza può essere declinato per diversi campi, in psicologia si riferisce alla capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato nel luglio 2021 consiste in un piano di rilancio economico per aiutare la nazione ad uscire dallo stallo dovuto alla pandemia degli anni precedenti.

È peculiare l’uso del termine resilienza utilizzato per definire dei progetti finanziati dallo stato, come se per essere resistenti all’urto incontrollato della pandemia bastassero dei progetti finanziati e non dei veri e propri piani statali.

Ma tralasciando questa critica personale concentriamoci sul fatto che, questi fondi, sono stanziati anche e soprattutto per progetti di natura culturale.

 Questo significa e significherà tante cose: prima tra tutte, la possibilità di recuperare, restaurare e rendere fruibili tanti siti di carattere culturale; archeologici, storico artistici e paesaggistici. La possibilità di rivedere il concetto di “patrimonio culturale” come qualcosa di utile a diversi aspetti della nostra società come quelli economici e non solo educativi è abbastanza pericolosa se non portata avanti da persone dotate di una certa intelligenza e sensibilità, qualità difficili da trovare nel nostro paese. 

Ciò non toglie che, se si guarda a progetti formulati con rispetto e consapevolezza si può trovare solo utilità nell’impiego de fondi, sia per dare lavoro ai professionisti dei beni culturali sia per insegnare alla nazione l’importanza del proprio patrimonio.

Ma purtroppo la verità è spesso ben lontana dalla perfezione teorica e molti progetti rischiano di trasformare siti di grandissima importanza socioculturale in parchi-giochi per turisti della domenica.

La vera problematica del nostro paese è la grande ignoranza che intercorre, spesso anche tra i professionisti di vecchia data. 

L’augurio è quello che vi siano giusti investimenti a favore di una ripresa culturale del paese. Un paese ignorante è un paese destinato a veder peggiorare la qualità di vita.

Ed è quello che ci sta succedendo oramai da una ventina di anni… stiamo peggiorando condotti da persone presuntuose e inconsapevoli.

Speriamo che il piano di resilienza ci salvi non tanto dalle conseguenze della pandemia ma da quelle legate all’inciviltà. Perché è difficile rimanere impassibili davanti al dolore provocato dall’ignoranza.

Dott.ssa Andrea Di Giovanni

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