
“Ricchi si diventa, eleganti si nasce” diceva Honoré de Balzac. Cosa distingue un vero gentiluomo? Il termine deriva dal latino gentilis e significa un uomo che appartiene ad una famiglia con antenato comune o con lo stesso culto. Si utilizzava originariamente per denominare un uomo ben educato e di buona famiglia. Un tempo in Francia o in Gran Bretagna questa denominazione veniva riservata ai nobili di estrazione. Oggigiorno il gentleman è l’uomo ben educato e elegante sia nei modi che nell’apparenza, ma soprattutto che annovera tra i suoi valori la correttezza e il rispetto.
Negli Anni Quaranta e Cinquanta attori hollywoodiani come Cary Grant o Humphrey Bogart, oltre ad essere icone di stile, rappresentano i veri gentleman. O l’indimenticabile avvocato Gianni Agnelli, un uomo di una raffinatezza di altri tempi che difficilmente sono riscontrabili al giorno d’oggi. L’abito non fa il monaco è vero. Un vero gentiluomo però oltre ad essere ben vestito è un uomo pacato, sicuro di sé e della sua personalità, ma che non si dà le arie. Conosce le buone maniere e sa come corteggiare una donna con gesti galanti che lasciano il segno.
Il gentleman inoltre ama la cultura, è curioso e si informa su vari argomenti. Se è vero che non basta essere ben vestiti per essere un gentleman, è altrettanto vero che l’occhio vuole la sua parte. Attenzione però che i gentiluomini non seguono le mode del momento, hanno uno stile classico ed elegante, ma soprattutto adatto all’occasione e mai troppo sopra le righe. Gli accessori sono fondamentali per completare un look elegante e curato. Oltre alla cravatta, il foulard legato attorno al collo infondono carattere. I gemelli ai polsi delle camicie possono essere un dettaglio per farsi notare con raffinatezza. Le bretelle, il fazzoletto da taschino, il fazzoletto di stoffa celano il proprio stile in pillole.
La gentilezza, la disinvoltura e la sicurezza senza ostentazione sono caratteristiche che contraddistinguono un uomo di stile.
Elena Parmegiani