“Il più giovane, il più forte, il più intellettuale centro d’Italia”, così veniva definito alla fine dell’Ottocento il Conventino. La dimora di Francesco Paolo Michetti, pittore e fotografo abruzzese nato a Tocco da Casauria, in provincia di Pescara, si configurava come uno spazio ibrido a metà tra l’abitazione e la residenza privata, una sorta di atelier. Tra le emblematiche mura della magione sono stati scritti persino i celebri versi de Il Piacere di Gabriele D’Annunzio. L’appassionata storia d’amore tra il nobile romano Andrea Sperelli ed Elena Muti prende forma proprio qui a Francavilla al Mare, in provincia di Chieti, a luglio del 1888, per poi vedere la luce ed essere pubblicata l’anno seguente dai Fratelli Treves. Il Vate era un assiduo habituè del Conventino, l’antica casa del Michetti, che deve il suo appellattivo al fatto che in origine i frati abitavano proprio in una delle celle del Complesso dove il famoso poeta italiano immaginò le travagliate vicende sentimentali di Andrea Sperelli. Oggi, come allora, il Conventino affascina per la sua storia, poichè la struttura ha conservato perfettamente la sua veste rinascimentale, con il suo portico, gli oblò, il refettorio, la vasca nel giardino e la stanza di D’Annunzio, testimonianza dei sublimi intrecci umani ed artistici dell’epoca. Il Michetti, infatti, fu l’ispiratore ed il promotore di un fervido cenacolo artistico, che a partire dall’Ottocento si riunì nel convento di Santa Maria del Gesù nella periferia est di Francavilla al Mare, verde collina che guarda l’Adriatico, che proprio il pittore aveva acquistato nel 1885. Da qui prese il nome del Convento Michetti, la magione dove l’artista abitava insieme alla moglie Annunziata Cermignani. Una coppia che all’epoca fece molto scalpore, sposandosi proprio al Conventino, dopo aver avuto il primo figlio. Ma non c’era solo il Vate tra gli illustri frequentatori del luogo. Anche altri letterati e uomini di cultura abruzzesi come il musicista Francesco Paolo Tosti, il pittore Basilio Cascella, lo scultore Costantino Barbella, il giornalista Edoardo Scarfoglio, la scrittrice Matilde Serao, l’antropologo Antonio De Nino, il pittore Francesco Saverio Altamura erano ospiti abituali della residenza abruzzese. Personalità che formavano il “cenacolo michettiano”, una folla di artisti così numerosa, che soggiornava in questo luogo, al punto che lo stesso Michetti arrivò a definire il Conventino come “l’albergo”. Con Gabriele D’Annunzio però Michetti stabilì un profondo sodalizio artistico ed umano che si protrasse fino al 1904. Nel suo testamento spirituale lo scrittore ricordando l’amico scomparso anni fa scrisse: “mei dimidium animi” ed ancora: “mio fratello”. Tutte queste personalità, assidue frequentatrici del Conventino, lavoravano in un’intima comunione d’intenti che aveva come scopo quello della valorizzazione della natura e del popolo d’Abruzzo. Questa fervente atmosfera culturale contribuì alla nascita di moltelpici opere d’arte e lo stesso D’Annunzio si recò al convento per comporre non solo Il Piacere, ma anche Trionfo della morte (1894) e L’innocente (1891). Francesco Paolo Tosti proprio qui realizzò invece la sua romanza più struggente: ‘A vucchella (1892). Il Conventino attualmente è una proprietà privata, abitata dagli eredi del pittore, ma viene aperta in estate per la rassegna A cena con gli artisti che mette in luce in un dialogo profondo le opere di Basilio Cascella, Edoardo Scarfoglio e Gabriele D’Annunzio. Il Convento Michetti ha subito negli anni diversi interventi di restauro che hanno avuto il merito di conservarlo come all’origine. Per anni è stato sede del prestigioso Premio Michetti e di numerosi eventi artistici e culturali. Il convento inoltre racchiude molte opere di Francesco Paolo Michetti. Persino i tessuti utilizzati nell’arredo della struttura e nelle tele artistiche testimoniano la poliedricità e l’eclettismo del grande pittore abbruzzese e dei suoi celebri ospiti. Uno spirito trasversale, sviluppato in diversi anni, che getterà le fondamenta per la creazione e lo sviluppo di un fervido ed attivo polo culturale nazionale con base proprio a Francavilla al Mare.
Elena Parmegiani