Home Canali La cultura Alla ricerca della serenità perduta

Alla ricerca della serenità perduta

0
Alla ricerca della serenità perduta

Se diamo uno sguardo al nostro territorio vedremo, in linea di massima, un Abruzzo tripartito. Grandi bacini montani, fascia collinare e fascia costiera. Se guardiamo un po’ più da vicino vedremo tanti piccoli punti affollati di case e costruzioni tutte sopra a delle alture, be quelli sono i borghi.

Non che sulla costa o nelle valli non ci siano città ma quelli che noi chiamiamo borghi hanno una genesi totalmente diversa e antichissima. 

È dall’età del bronzo media (1600- 1325 a.C.) che la necessità spinse gli uomini ad edificare su alture. Di che necessità parliamo? Quella difensiva ovviamente! 

Insito nella natura umana è la reazione, davanti ad un pericolo, di attacco o di difesa. Quando c’era da organizzarsi per far si che la difesa fosse ben strutturata e duratura, allearsi per costruire era di primaria importanza. Le colline danno difese naturali e visibilità e sarà così per la prima età del ferro e poi, saltando a piè peri l’Impero romano, per il medioevo. 

Ed è il medioevo che ci ha permesso di vivere la magia dei borghi. È stato il medioevo, periodo meraviglioso, tutt’altro che buio, a riedificare e ridefinire la maggior parte dei borghi presenti sul nostro territorio rioccupando spazi già scelti in antico per gli stessi motivi condivisi con le comunità del passato. Difesa e visibilità sul territorio.

Oggi i borghi vivono grandi problemi di spopolamento. La vita frenetica preferisce le comodità cittadine, avere tutto a portata di mano aiuta sicuramente, ma davvero questo modo di vivere cittadino migliora la qualità della vita.

Nei borghi si respira storia e storie, energie antiche e nuove, peculiarità che nelle città si appiattiscono. 

Riscoprire e rivalorizzarle può essere una chiave per ristabilire una serenità perduta.

Pensiamo a noi. La storia resiste, le strutture resistono. Molte cadranno e rimarranno dei ruderi ma la terra aiuta a custodire le vite passate. Noi ci estingueremo, i borghi ci saranno ancora. Allora ripopoliamoli non solo per mantenerli splendidi e vivi ma facciamolo per noi. Per assimilare quell’aria buona che sa di identità. 

Perché è quella che ci riempirà testa, cuore e polmoni di serenità. Bisognerà prendere la macchina per andare a fare la spesa? È possibile, ma ne guadagneremo in salute, garantito.

Dott.ssa Andrea Di Giovanni

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here