Mi ha sempre affascinato l’equazione E=mc2 intesa come evoluzione dalla concezione di massa come grandezza fisica indipendente ad elemento correlato all’energia.
Non sono un fisico quindi la mia lettura di Albert Einstein è alquanto scevra di elementi scientifici, ma colma di emozioni e di curiosità.
Mi spiego meglio.
Pensare al mondo, alla nostra terra – per limitarci al tangibile – come un sistema non solo materiale ma anche energetico, pensare ai beni non solo come materia ma anche come energia, o meglio energie, suscita in me la curiosità di giurista che sta approfondendo sempre di più le tematiche della Blue Economy.
E quello che più mi incuriosisce è che la Blue Economy si basa non sulla protezione o il ricircolo ma sulla rigenerazione.
Proprio tale termine, rigenerarsi, mi fa tornar con la mente ai principi di conservazione della materia/energia…tutto si trasforma, come nel mio amato mare. Un ciclo, un sistema, un modo di sopravvivenza.
In tutto questo, studiare, ricercare, trovare nuove soluzioni alla rigenerazione è la chiave di volta per arrestare il percorso autodistruttivo avviato dall’uomo nell’era industriale, allorquando si pensava o si osava pensare che le risorse terrestri fossero inesauribili.
Nel tempo abbiamo preso coscienza che ciò non è vero, che tutto può esaurirsi se pensiamo solo al consumo e così abbiamo cominciato a prender coscienza che andava allargato il campo visivo, che i processi produttivi e ancor più la vita e il proprio lifestyle dovesse mutare, ritrovando quella relazione e quel rapporto con l’ecosistema che ci circonda.
E allora se penso al King…al lifestyle al maschile richiamato in una rubrica del magazine per il quale sto scrivendo questi pensieri. Ritengo che il nuovo King, il King di oggi o forse meglio di domani, sia quello che vive di passioni, delle sue passioni in un rapporto proattivo con il proprio ecosistema.
Ed ecco che questo pensiero porta ad un altro, mi fa rivivere il mare che tanto amo e il modo di viverlo che più preferisco, a bordo di una barca a vela.
Un sistema concentrato tra onde e cielo, dove l’energia gioca un ruolo fondamentale per il viaggio, per il voler andare sempre oltre…e allora l’abilità di ogni comandante, di ogni skipper diventa quella di sfruttare l’energia della natura, il vento, le correnti, le maree, la luna ed il sole per poter godere della propria navigazione, della propria passione e della propria vita.
A presto, buon vento e ricordate di rigenerarvi sempre…perché nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma!
Avv. Antonio Bufalari