
Il nostro sistema economico ha bisogno di energia sempre in misura maggiore, e questo crea problemi all’ambiente e alla salute delle persone, perché non esiste energia a impatto zero! Secondo il World Energy Balance i dati del 2019 indicano che le fonti energetiche sono costituite da: Petrolio al 30,9%, Carbone 26,8%, Gas naturale 23,2%, e poi Biocarburanti al 9,4%, Nucleare al 5%, Idroelettrico al 2,5%, altre fonti rinnovabili al 2%.
Come si vede, a parte le fonti rinnovabili che incidono in minima percentuale, tutte le altre fonti sono inquinanti e hanno il problema dello smaltimento sicuro, come nel caso delle scorie radioattive, mentre va detto che, pur producendo energia pulita, anche i pannelli solari inquinano, oltre a presentare il problema di garantire meno energia in inverno, per la luce del giorno più limitata. Infatti, le più promettenti celle solari in termini di efficienza, quelle a base del materiale chiamate perovskite, contengono piombo, che può essere rilasciato nell’ambiente e assorbito dalle piante. Pubblicata sulla rivista Nature Communications, e rilanciata dal quotidiano Il Mattino a gennaio del 2020, la scoperta si deve ad una ricerca condotta fra Cina, Germania e Italia, guidata da Antonio Abate, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Napoli.
L’emergenza gas di recente attualità ha peggiorato la preoccupazione per la tenuta del sistema economico e per le famiglie, che vedono i rialzi dei prezzi, e temono anche l’eventuale scarsità di gas per le necessità quotidiane.
Perciò, è stata accolta con molto interesse e con grande speranza la notizia, da fonti americane del dicembre appena trascorso, della svolta nella ricerca di energia pulita e praticamente illimitata dalla fusione nucleare.
Il clamore della notizia mi ha fatto ripensare alla scoperta degli OGM di qualche anno fa, salutata come un grande successo della scienza per avere mais, grano e altro, resistenti ai parassiti e in grado di assicurare raccolti in abbondanza, anche in zone difficili e magari senza acqua a sufficienza per le necessità dell’agricoltura. Così, sarebbe stato possibile assicurare cibo a buon mercato alle popolazioni più povere e risolvere il problema della fame. Poi, la scoperta del lato oscuro degli OGM: la possibilità di alterare il DNA umano e di diventare veicolo per le erbe infestanti di resistenza agli erbicidi, quindi un flop per molti versi!
Ora, per la prima volta nella storia gli scienziati del Lawrence Livermore National Laboratory in California hanno ottenuto dalla fusione una quantità di energia superiore a quella che viene consumata durante il processo, ma anche se si tratta di un grande risultato, va chiarito che ancora siamo lontani dall’aver trovato una soluzione definitiva al problema!
Infatti, il processo che permetterà di avere energia senza emissioni di carbonio, da utilizzare per aziende e famiglie è ancora da studiare e semplificare, vista la complessità che presenta attulmente.
Le previsioni degli esperti, come Stefano Atzeni, fisico dell’Università La Sapienza che ha collaborato anche con alcuni dei gruppi coinvolti negli esperimenti di Livermore, parlano di almeno tre decenni di attesa, prima di vedere un reattore a fusione allacciato alla rete. Atzeni afferma che i tempi possono essere abbreviati “…solo se dovesse emergere qualche novità, data da nuovi materiali superconduttori, o altre tecnologie che possano permettere di trovare soluzioni efficienti. Ma anche in questo caso non penso si possa guadagnare più di una decina di anni!”.
La verità è che allo stato attuale solo le stelle e il sole possono produrre energia pulita e illimitata, e nell’immediato dobbiamo imparare a modificare le nostre abitudini e a risparmiare energia, senza farci troppe illusioni di soluzioni facili e immediate!
Soprattutto, dovremmo imparare a collaborare a livello internazionale, per abbreviare i tempi della ricerca e cercare di essere generosi nel mettere a disposizione, anche dei Paesi con meno mezzi economici, le innovazioni conquistate dalle potenze economiche, aprendo così vie di sviluppo pacifico e di vero progresso civile, che certamente faranno un gran bene all’ambiente e alle persone, che con il rispetto della comune casa che è il mondo, vivranno in modo più sano!
Sembra un discorso ovvio, ma è il più realista e possibile da realizzare, sia pure con lo sforzo di tutti: l’alternativa?
Il naufragio delle nostre aspettative, mentre aspettiamo i soccorsi, che hanno bisogno di tempo per arrivare a trovare le soluzioni giuste!
Paola Giorgi