Il cibo è vita

0
57

Quando nel 2015 fu pubblicata l’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” sul rispetto del creato come casa comune, ebbe molta risonanza l’invito a cambiare lo stile di vita diffuso oggi, in nome della realizzazione di un’ecologia integrale, e cercare vie di giustizia per garantire a tutti l’accesso al cibo sano. 

Anche le parole del Papa devono evidentemente aver contribuito al cambiamento di mentalità verso la sostenibilità alimentare e ambientale, come si rileva dai dati pubblicati dall’Osservatorio SANA  2022, in occasione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, svoltosi a settembre 2022 a Bologna.  E’ cresciuta, infatti, l’attenzione verso il cibo biologico: l’export agroalimentare bio di prodotti italiani, per esempio, ha registrato un incremento del +16%, toccando 3,4 miliardi di euro con le vendite all’estero, triplicando la performance rispetto al 2012 e aumentando nell’arco di 10 anni dal 4% al 6% la quota di export sul paniere Made in Italy.

Questo significa che si è presa coscienza del tema dell’alimentazione sostenibile, cioè con un impatto ambientale ridotto, che non sprechi le risorse idriche, con basse emissioni di carbonio e di azoto, attenta alla biodiversità e all’ecosistema.  

 Per l’ambiente, le scelte dei singoli sono importanti per vedere dei risultati:  tornare a bere l’acqua del rubinetto invece dell’acqua minerale in bottiglia, abitudine esclusivamente italiana, valutare bene gli acquisti di cibo per evitare sprechi, organizzare il frigo per tenere in evidenza le scadenze dei freschi, aumentare il consumo di verdura e frutta, riducendo il consumo di prodotti già preparati, preferire i cereali integrali ed evitare il consumo di zucchero raffinato e di merendine confezionate!   

Si tratta di un piccolo sforzo, che però può migliorare il benessere e la qualità della salute di tutti, come insegna la filosofia dell’Associazione Slow Food, che da anni persegue con un approccio innovativo lo scopo di educare all’alimentazione sana e gustosa, promuovendo lo studio del cibo dalla produzione al piatto e la socialità intorno alla buona tavola. Tanti sono i ristoranti con l’inconfondibile stemma della lumachina, elogio della vita lenta, che sono presidi Slow Food e offrono qualità a 360⁰.

L’impegno per l’affermazione del cibo bio oggi, poi, gode della tutela della legge 9 marzo 2022 n.23 che stabilisce le disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodi biologici, in quanto si tratta di attività di interesse nazionale con funzione sociale e ambientale: un notevole passo avanti per garantire i consumatori in cerca di qualità, che dimostra la rilevanza del tema bio.

L’attenzione al cibo sano è, infatti, un invito a lottare contro le cattive abitudini alimentari che provocano obesità e malattie, e a impegnarsi perché tutti possano avere cibo a sufficienza, perché senza giustizia anche la pace è in pericolo!

Teniamolo a mente, quando facciamo la spesa: tutto parte sempre da ognuno di noi!

Paola Giorgi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui