“Serve un approccio innovativo per rispettare il territorio e le sue risorse”
Roma. “Siamo una società miope, poco attenta ai doni che la natura ci offre. Risorse preziose delle quali non ci sappiamo prendere cura. La risorsa suolo, la risorsa acqua non sono gestite con l’approccio giusto che ci consentirebbe di prevenire molti rischi e pianificare la sicurezza”. Sono le parole di Vera Corbelli, intervenuta ai lavori per celebrare la giornata mondiale del suolo. “Suoli: dove inizia il cibo” è il tema scelto per la Giornata Mondiale del Suolo 2022, istituita dall’Unione Internazionale di Scienze del Suolo (IUSS) e dall’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO). Ogni 5 dicembre si vuole così sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di nutrire efficacemente il suolo, indispensabile per ogni essere umano. In occasione di questa ricorrenza il Dipartimento Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha organizzato l’evento dal titolo “Il MASE per l’uso sostenibile del suolo – Suolo sano per alimentazione sana”.
“La tragedia di Ischia è solo un tragico e drammatico esempio delle conseguenze che derivano dalla miopia con la quale viviamo l’ambiente – ha aggiunto la Corbelli – i fenomeni di dissesto idrogeologico sono infatti connessi alla mancata cura del suolo. La risorsa suolo riveste una grande importanza nell’ambito delle strategie di pianificazione e governo del territorio, a livello Distrettuale e non solo. La risorsa suolo – continua il Segretario del Distretto dell’Appennino Meridionale – definisce le interrelazioni con le altre risorse ambientali e con le diverse pressioni e minacce a cui la stessa risorsa è costantemente sottoposta. È connessa con i fenomeni franosi, alluvionali, con la contaminazione. Rientra nei fenomeni di disordine territoriale che costituisce causa di quanto costantemente si verifica in termini di criticità, disastri sul nostro territorio. C’è urgente bisogno di poter pervenire, ad una adeguata conoscenza ed analisi della “risorsa suolo” – ha concluso la Corbelli – Come? Attraverso un approccio multiscalare, interdisciplinare e sistemico, e la conseguente definizione di norme, regole e direttive di indirizzo per la tutela, la difesa e il corretto uso della stessa risorsa, nonché la predisposizione di interventi integrati anche attraverso i percorsi di pianificazione posti in essere dall’Autorità Distrettuale dell’Appennino Meridionale. Ciò al fine di contribuire all’attuazione di una nuova strategia di crescita e sviluppo sostenibile, configurata in una politica unitaria e mirata per il rilancio del nostro Paese e che deve mirare a risultati quali l’attuazione di strategie di gestione delle risorse suolo e acqua, l’incremento dell’occupazione giovanile e la collaborazione tra pubblico e privato e contribuendo allo sviluppo del sistema impresa.
All’evento organizzato dal Dipartimento Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica hanno inoltre partecipato Giuseppe Lopresti, Direttore della Direzione Generale Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche del Ministro dell`Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ronald Vargas, Segretario del Global Soil Partenrship della FAO, Luca Montanarella, referente del Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione Europea, Maria Siclari, Direttore Generale dell’ISPRA, Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Sono stati inoltre trasmessi i video messaggi dei Segretari Generali delle altre Autorità di Bacino Distrettuali del territorio nazionale.
La giornata mondiale del suolo
La Giornata Mondiale del Suolo è stata ideata nella 68esima Sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si è tenuta a New York il 20 dicembre 2013. Istituita il 5 dicembre, ha come scopo quello di incentivare una maggiore sensibilità ambientale ai fini di saper sfruttare al meglio, non danneggiandole, le risorse che la terra offre. Conoscere il territorio è fondamentale per prevenire i danni che possono compromettere la salute del suolo. L’intero ecosistema terrestre si nutre dalle risorse del terreno, che per mantenersi ha bisogno a sua volta di un apporto equilibrato di nutrienti: proprio questo è il tema cardine della Giornata Mondiale del Suolo 2022. Se i suoli non vengono gestiti in modo sostenibile, la loro fertilità e le piante diventano carenti di nutrienti, con gravi conseguenze per la salute.
Il dissesto idrogeologico
Il rischio idrogeologico dipende da fenomeni connessi con la natura del territorio, ma anche da attività umane che comportano la modificazione dello stesso, come deforestazione, cementificazione e l’abusivismo edilizio. Il 68,9% dei comuni italiani sono ad alto rischio idrogeologico. Frane, alluvioni, valanghe e sprofondamenti provocano conseguenze irreparabili sul territorio e la morte di tante, troppe persone. Le cause sono riscontrabili nei cambiamenti climatici e nella mancata prevenzione nei confronti di questo tipo di eventi. Il dissesto idrogeologico potrebbe venire facilmente controllato o eliminato, ma spesso il territorio non viene messo adeguatamente in sicurezza.
L’importanza della prevenzione
Sensibilizzare le giovani generazioni sul tema, nelle scuole e attraverso associazioni specializzate, può aiutare a prevenire le tragedie e a preservare il dono del suolo, che spesso diamo per scontato. Resta fondamentale diffondere l’informazione e soprattutto la consapevolezza che il suolo è essenziale e sostanziale per la nostra esistenza.
Mia Cava