C’è chi butta l’amo e chi abbocca: tu da che parte stai?

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Nei miei corsi di crescita personale, spesso apro con questa frase, sintesi di oltre 20 anni di esperienza da business coach: “nella vita hai bisogno solo di tre cose, sapersi procurare le risorse, saper gestire le relazioni con gli altri, saper gestire la relazione con te stesso.”

Chi sviluppa queste tre abilità può dirsi libero e, se le usa bene, anche indipendente.

Il ragionamento vale tanto nella vita privata che nella conduzione di una professione o di un’azienda, perché tutto gira intorno alle persone, le quali si dimenano tutta la vita nel trovare un qualche tipo di equilibrio tra la ricerca delle risorse e la gestione delle relazioni.

Le risorse sono l’elemento primario perché consentono il sostentamento e chi ha molte risorse è facilitato nelle relazioni, per cui si comprende il motivo della rincorsa alla ricchezza economica e materiale in virtù della credenza che chi ha più da dare è anche chi riceverà di più.

Ecco perché qualunque forma di comunicazione pubblicitaria rimanda sempre ad allusioni sessuali (relazioni) o legate al cibo e al lusso (risorse), stimolando una risposta inconscia di desiderio verso l’oggetto o il brand pubblicizzato.

Ovviamente non è così semplice, ma conoscendo bene le tecniche e applicandole con le giuste strategie, i risultati arrivano sempre e lasciano increduli gli stessi imprenditori a cui mostriamo gli effetti pratici di certe azioni.

Credo sia chiaro a tutti che il cibo, soprattutto in una società evoluta come quelle occidentali, non è più solo una necessità ma un vero strumento di gestione del rapporto con sé stessi e con il mondo esterno, per cui ogni scelta comunica chi siamo, con chi vogliamo stare e come ci vogliamo stare.

Brandire con agilità delle bacchette di legno mangiando sushi o far roteare un corposo vino rosso in un bicchiere a gambo lungo, non sono solo dei movimenti ma veri e propri messaggi che delineano una rappresentazione di noi stessi, non meno di quanto faccia uno spot pubblicitario con un prodotto.

Tutti sappiamo che è vero ma nessuno ha voglia di ammetterlo, per cui se chiediamo a qualcuno come mai si veste bene, si pettina, ha una bella auto, sentiremo frequentemente la stessa risposta: per piacere a me stesso.

Tutti abbiamo sentito dire o pronunciato personalmente la frase: “a me non interessa cosa pensano gli altri di me e di quello che faccio”, seduti al locale più figo della città, durante l’aperitivo, sorseggiando un drink di dubbia composizione, ma molto, molto figo.

Forse sarebbe ora di ammettere che, a parte un minimo numero di persone davvero povere, nessuno soffre perché non riempie lo stomaco, anzi, il cibo lo buttiamo nella spazzatura a tonnellate, ma sempre più persone sentono un enorme vuoto nel cuore anche sotto una giacca griffata da duemila euro.

E allora? Come si risolve questa situazione?

La risposta, purtroppo, è semplice e, purtroppo, non conviene a chi fa soldi con questo meccanismo: si risolve tutto con la conoscenza.

Se sai come funziona la tua mente e la sai gestire, diventerai padrone delle risorse e delle relazioni, ma soprattutto, sarà difficilissimo, se non impossibile, manipolarti con la comunicazione e la pubblicità o altri stratagemmi psicologici meno “visibili”.

Questo danneggerebbe molte organizzazioni che vivono sull’ignoranza di chi vogliono indurre ad agire secondo i loro scopi, perché si troverebbero nella posizione di un mago che si esibisce davanti a un pubblico che conosce tutti i trucchi, quindi non otterrebbe alcun effetto.

Ma è davvero così semplice?

Certo che sì, ma per riuscirci c’è da studiare e applicarsi con una certa costanza e il nostro cervello non ama fare fatica, per cui ci rende più semplice andare a fare l’aperitivo e comprare sciocchezze su Amazon, piuttosto che leggere libri, frequentare corsi e fare la fatica di imparare a conoscere noi stessi e i nostri meccanismi mentali, adattando e modificando le nostre abitudini.

Le società di marketing e le multinazionali vi saranno eternamente grati, ma mai gratis!

Ezio Angelozzi 

Formatore e business coach

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