Quel brutto che rovina l’Ambiente

0
66

Generazioni che chiedono maggiore bellezza

“La bellezza salverà il mondo” è una frase pronunciata dal principe Myškin ne L’idiota di Dostoevskij, utilizzata poi come titolo di un saggio di Cvetan Todorov che ripercorre ed analizza le vite di tre grandi autori (Oscar WildeRainer Maria Rilke e Marina Cvetaeva) del Novecento, accomunati dal fatto che tutti e tre hanno vissuto ponendosi al servizio del bello e della perfezione. Una vita votata alla bellezza sicuramente gratifica gli occhi, lo spirito e l’anima.

Come fa la natura che ci circonda e nella sua totalità è bella e spessissimo perfetta di suo. E noi ne abbiamo approfittato. L’abbiamo sfruttata, saccheggiata – basti pensare alla definizione di “scempio”, come deturpazione o guasto fatto dall’uomo – e, quando non era più necessaria, abbandonata. Anche per questo oggi si rende necessario agire per restituire all’ambiente quello di cui l’abbiamo privato. Perché quanto fatto fino ad ora non ci siamo resi conto quanto in realtà ci metta in pericolo, oltre ad aver imbruttito il Pianeta. 

I disastri naturali sono all’ordine del giorno: da poco abbiamo assistito alle conseguenze dello scempio ambientale perpetrato ad Ischia, considerata una delle isole più belle fin dall’antichità. Cosa ci dimostra? L’azione sconsiderata dell’uomo – in questo caso abbinata a veri e propri comportamenti illegali come costruire abusivamente – ha conseguenze nefaste anche per l’uomo. Anche per questo il moto ambientale che da alcuni anni soffia parla anche di bellezza: ed è importante che lo facciano i più giovani, riportare questi valori riparatori che parlano di futuro al centro. In questo senso i ragazzi dei Friday For Future parlano di bellezza. È molto più che un moto ambientalista, perché rappresenta una rivoluzione di valori. Una generazione che torna a combattere, a manifestare per quello in cui crede, colorata, verde, che canta per le strade, che si ritrova accomunata dalla preoccupazione per il proprio futuro e di chi gli sta accanto. 

Non erano in molti dal mondo adulto ad aspettarsi qualcosa da questi ragazzi, almeno perché ripiegati come apparivano, rinchiusi nei social media, nella loro realtà virtuale, sembravano i più atomizzati. Lontani dalla realtà, figli di almeno due generazioni cresciute nel lusso e in Paesi senza guerra trainati dal boom prima e dalla digitalizzazione poi. E invece hanno scelto l’ambiente, la sua bellezza e il futuro. Hanno deciso di pressare il mondo adulto perché rispondesse alle loro istanze, perché fosse meno egoista, perché provasse a restituire loro una piccola parte di futuro, condizioni migliori in cui vivere. E se non è una richiesta di maggiore bellezza, una lotta per combattere quanto di brutto ci sia nel mondo, non so davvero cosa possa essere. 

Angela Oliva

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui