“Parigi, che è splendida, l’hanno fatta gli uomini; Napoli l’ha fatta Dio”. Questa citazione bellissima perché fulminante di Maurizio De Giovanni in fondo parla anche della contrapposizione tra Nord e Sud del mondo.
Con la capitale francese a rappresentare l’allure nordica al meglio, così come il capoluogo partenopeo è di per sé parte della magia e del calore che avvolge da sempre tutto quello che è collegato al Sud. Sono due emisferi in qualsiasi declinazione agli antipodi, financo spesso nel lessico: a Parigi, infatti, prendi il Metrò a Napoli la Circumvesuviana. Da una parte tutto funziona e dall’altra spesso si ha la sensazione di vivere in un altro secolo.
Cercate una mappa della metropolitana di Londra: la prima fermata risale al 1860. Cosa accadeva da noi in Italia: si aspettava di “farla” con lo sbarco di Garibaldi a Marsala.
Al Nord spesso – anche a Milano – ti muovi veloce, hai la sensazione che tutto funzioni; mentre al Sud in cui spesso si vive sospesi anche per via del bonus meraviglia. Alzi la mano chi scende alla fermata del Colosseo – anche chi lo fa tutte le mattine, anche se passa ogni 9 minuti, e quindi chiamarla metro è un pelino troppo – e non provi sempre la solita ammirata meraviglia.
Ma allora la domanda è perché l’andamento continua a non colmare questo divario: che esplode poi se si prende in considerazione il Nord inteso come Occidente ricco e l’Africa nera e povera.
Angela Oliva
