“Chi non ha paura è privo di fantasia” – Erich Kastner
È assai facile, ed abbiamo quintali di pagine che elogiano il coraggio degli eroi in letteratura, i principi delle fiabe, a cui aggiungere una lista pressoché infinita di film e serie tv in cui campeggiano protagonisti dal coraggio cristallino e indiscutibile, come dall’estrazione più varia: quelli veri, reali, esistenti nella vita di tutti i giorni; fino ai supereroi (scegliete voi se preferite Marvel, o il personaggio di tendenza del momento, o volete tornare dritti all’oltre l’umano di Nietzsche). Senza voler togliere alcun merito agli eroi di tutti i giorni voglio parlare di paura: naturalmente prima corre l’obbligo morale di ringraziare pompieri, militari di ogni ordine e grado, medici, e tante altre categorie che si comportano da eroi senza farlo pesare. A volte sono eroi anche coloro che raccontano la verità in circostanze in cui il potere, qualunque esso sia, vorrebbe chiudere loro la bocca. Gli eroi sono bellissimi, il coraggio è bellissimo. Ma c’è un punto nelle loro azioni in cui hanno avuto paura, anzi in cui spesso si sono concessi il lusso del coraggio di avere paura.
Perché la paura fa tanta paura? Perché è un’emozione primaria del genere umano, ma che ci accomuna anche agli animali. Pensate a quante volte avete visto reagire ad esempio il vostro animale domestico ad una situazione in cui si è sentito in pericolo. O come avete reagito voi. Guardando per una definizione nel noto Dizionario di psicologia di Umberto Galimberti viene classificata con il complemento di specificazione “di difesa” perché “provocata da una situazione di pericolo che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia”. Tecnicamente si può avere paura di tutto, e questo con ogni probabilità è il sentimento che scatena la follia. Quindi ci sono varie forme o meglio vari gradi della paura che dipendono essenzialmente dalla sua origine: primo viene il Timore; salendo si parla di Ansia. Poi sopraggiunge la Paura vera e propria, quando certe emozioni divengono stabili. E fino a qui siamo nell’alveo del gestibile e spesso ci dimentichiamo anche salutare, perché ci spinge a prestare attenzione per preservare noi stessi e questo ha ripercussioni positive anche, a volte, sulle vite degli altri. Invece quando si parla di Fobia e Panico le cose si complicano. Pensate a tutte le limitazioni e le problematiche che si trova ad affrontare chi ne soffre. Superarli prevede percorsi di terapia anche molto lunghi o episodi particolari di vita vissuta. Gli ultimi due stadi sono il Terrore e l’Orrore. Emozioni fortissime che possono destabilizzare chiunque e che sono davvero difficili da affrontare senza subire ripercussioni psicologiche di rilievo.
Ma la paura è anche un fenomeno fisiologico: nel senso che quando la proviamo è accompagnata e segnalata da una reazione organica, originata dal sistema nervoso. Perché? Ci prepara alle situazioni di emergenza. Pensate a quando scattano in noi reazioni tipo la fuga, o assai più estreme come la violenza e la lotta. Quante volte la paura della velocità eccessiva ci ha salvati in strada? Le precauzioni ci hanno evitato pericoli? Tante e a volte neppure ce ne rendiamo conto di quanto a volte un pizzico di paura ci abbia salvato la vita o abbia evitato conseguenze terribili anche per gli altri. La paura può essere anche una forma di intelligenza e come tale sta a noi disciplinarla ed evitare che ci sovrasti, come ogni emozione umana.
Angela Oliva