
Il Mit Technology Review ha presentato la classifica sulle evoluzioni tecnologiche che segneranno il prossimo futuro: in vetta la fine delle password alfanumeriche
Le 10 Breakthrough Technologies riflettono le necessità derivanti dalla quotidianità: non è un caso che il coronavirus è nella classifica delle evoluzioni tecnologiche che cambieranno il nostro futuro. L’innovazione tecnologica innescata dalla pandemia di Covid-19 domina ancora la tradizionale classifica che l’Mit Technology Review, la rivista del prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston, dedica ogni anno alle tecnologie che segneranno la nostra vita nel prossimo futuro. Intelligenza artificiale, sostenibilità ambientale fanno da trait d’union alle innovazioni che nei prossimi mesi avranno un’incidenza più o meno significativa nella nostra vita.
Addio alle password
Diciamo la verità, a chi non è capitato di imbattersi in veri e propri rompicapo a causa della dimenticanza di questa o quella password. Le usiamo da oltre 20 anni, e chissà quante ne abbiamo accumulate negli anni: che siano una sequenza di numeri o parole significative per noi, alle password affidiamo l’accesso al nostro smartphone, alle fotografie, ai social, ai conti correnti. Ma la loro esistenza potrebbe essere presto sostituita da strumenti come link inviati via mail, notifiche push oppure anche scansioni biometriche. Tutti sistemi più accessibili (“nessuno ha bisogno di ricordare la propria faccia”, ironizzano i redattori della rivista) e anche più sicuri in termini di rischio informatico.
Sistemi di tracciamento per le varianti del Covid-19
Al secondo posto, la disponibilità di tecnologie per l’identificazione delle nuove varianti del coronavirus. È proprio grazie a questi sistemi che gli scienziati possono oggi identificare quasi in tempo reale la comparsa di nuove varianti Covid e tracciarne la diffusione in maniera estremamente precisa. “Migliori strumenti di sorveglianza hanno consentito agli scienziati di tracciare la diffusione del nuovo coronavirus e di identificare rapidamente nuove varianti del virus”, osservano i curatori della classifica. Così facendo, è stato possibile contribuire efficacemente al contenimento dell’emergenza sanitaria. La tecnologia avrà un ruolo decisivo nella gestione di future epidemie virali.
Batterie green a lunga durata
Al terzo posto, la sostenibilità ambientale. La rivista osserva che mai come oggi stiamo utilizzando energia prodotta da fonti rinnovabili. Eppure, nonostante tutto l’impegno messo in campo, l’energia eolica e solare da sola non basta. “Cosa succede quando il Sole tramonta o il vento si ferma?”, si chiedono i curatori della classifica. Le nuove batterie a base di ferro possono essere una prima ed efficace risposta. “Sono realizzate con materiali ben diffusi e potrebbero essere più economiche e pratiche di altri tipi di stoccaggio a griglia”, scrivono i redattori dell’Mit Technology Review.
Proteine, conoscerne la struttura con l’AI
Le proteine sono l’attivatore di ciò che accade non solo nel nostro corpo ma più in generale nella biologia: la loro attività è determinata dalla loro struttura, e quindi dal modo in cui le proteine si ripiegano su se stesse. Riuscire a prevederlo è un processo lento e laborioso per le tecnologie attuali. La soluzione potrebbe arrivare proprio dall’intelligenza artificiale: i ricercatori di Google hanno messo a punto all’interno del progetto Deep Mind un sistema di AI in grado di risolvere questo puzzle in tempi brevi. Il programma AlphaFold 2, realizzato dal centro di ricerca DeepMind, potrebbe infatti, come scrive la rivista, risolvere “questo enigma biologico di lunga data, cosa che renderebbe possibile la rapida progettazione di nuovi farmaci per un gran numero di malattie”.
Un vaccino per la malaria
La pandemia ha catturato la nostra attenzione ma nel mondo esistono ancora malattie come la malaria che uccide oltre 600.000 persone ogni anno, la maggior parte bambini entro i 5 anni di età. Ecco perché un vaccino contro questa infezione potrebbe avere un impatto considerevole sulle nostre vite. “Un nuovo vaccino contro la malaria, approvato recentemente dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), potrebbe salvare centinaia di migliaia di vite ogni anno”, fanno sapere i curatori della classifica. Sarebbe inoltre il primo vaccino al mondo per un’infezione parassitaria.
Proof-of-stake
Il protocollo utilizzato per garantire l’univocità delle transazioni delle criptovalute come i bitcoin, richiede una grande quantità di potenza di calcolo e consuma grandi quantità di elettricità. Nel 2011 un utente del forum Bitcointalk propose un protocollo alternativo e meno dispendioso di enegia chiamato Proof of Stake (PoS), sicuro come il PoW (il protocollo classico Proof of Work (PoW)). Ethereum si propone di transitare in questo sistema entro la fine dell’anno, cosa che taglierebbe il consumo di energia del 99,95%.
Una pillola contro il Covid-19
Torna in classifica, al settimo posto, l’argomento coronavirus. La Pfizer, già produttrice di uno dei vaccini più efficaci contro il Covid-19, ha annunciato la creazione di un nuovo farmaco che fornirebbe, come scrivono i curatori della classifica, “un’ampia ed efficace protezione con il nuovo coronavirus, comprese anche le ultime varianti”. Altre imprese farmaceutiche sarebbero al lavoro per sviluppare farmaci di questo genere: unite ai vaccini, queste soluzioni potrebbero definire un sentiero per uscire definitivamente dalla pandemia di coronavirus.
Efficaci reattori a fusione
Se le promesse degli ultimi test saranno mantenute, i reattori a fusioni daranno la spinta definitiva verso l’indipendenza energetica da fonti fossili e inquinanti. Uno dei primi progetti commerciali potrebbe vedere la luce attorno al 2030 in Inghilterra, dove la canadese General Fusion vuole installare il suo primo impianto a confinamento magnetico. “Il suo design – si legge sulla rivista – si basa su un nuovo e potente magnete che ha infranto ogni record e che dovrebbe consentire alla società di costruire reattori più piccoli e meno costosi”.
Dati sintetici per l’intelligenza artificiale
I dati sintetici per l’intelligenza artificiale si collocano al nono posto della graduatoria. Qualsiasi sistema di Intelligenza Artificiale, per funzionare, ha bisogno di una grande quantità di dati su cui addestrarsi. In molti ambiti avere dati di qualità, per esempio che non risentano dei bias cognitivi o che siano raccolti nel pieno rispetto della privacy, è molto difficile. “alcune società stanno iniziando a creare e vendere dati sintetici per evitare questo genere di ostacoli”. La soluzione, proseguono i redattori della rivista, “non è perfetta, ma potrebbero essere il modo migliore per addestrare dispositivi di intelligenza artificiale”.
Fabbriche per la rimozione del carbonio
La lotta alle emissioni di CO2 chiude la classifica dell’Mit Technology Review. La riduzione delle emissioni di carbonio, com’è noto, è un passaggio fondamentale per mitigare gli effetti del cambiamento climatico ma “per l’Onu non è comunque sufficiente: per evitare l’innalzamento delle temperature, è necessario rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera”. Proprio quello che si propongono di fare le fabbriche per la rimozione del carbonio: la più grande al mondo è stata recentemente aperta in Islanda.
Cristina Mignini