Cos’è il viaggio? Ce lo dice Gianmarco Giovannelli

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Ne parliamo con Giammarco Giovannelli Presidente Federalberghi Confcommercio Abruzzo e componente della Giunta Nazionale Federalberghi, 

Ho sempre pensato che la sapienza si acquisisca viaggiando, girando il mondo, visitando città. Le città, come dice Italo Calvino, sono luoghi di scambio, non soltanto di merci ma anche di parole, desideri, profumi, sapori, rumori e, memoria. Calvino utilizza l’esploratore per antonomasia, Marco Polo, che usa le città per raccontare all’imperatore dei Tartari il suo vasto regno, ma prendendo spunto dalla realtà, immagina e descrive città nuove, inventandole. Nel romanzo Le Città invisibili è, dunque, l’immaginazione e l’inventiva di Calvino che creano e raccontano il mondo. Poi c’è Fernando Pessoa, che costruisce paesaggi con ciò che sente: “Fabbrico delle vacanze con le sensazioni”, allora mi chiedo quanto sia effettivamente necessario per l’essere umano, la vacanza, il viaggio, o se invece sia più importante possedere una fervida immaginazione. 

Ne parliamo con Giammarco Giovannelli, Presidente Federalberghi Confcommercio Abruzzo, componente della Giunta Nazionale Federalberghi, in una breve intervista.

LA PRIMA DOMANDA È ALLA MARZULLO: È PIU’ IMPORTANTE LA VACANZA E DUNQUE IL VIAGGIO, OPPURE L’IMMAGINAZIONE CHE CI PERMETTE DI VIAGGIARE SENZA MUOVERCI?

La vacanza è un momento importante per tutti, sia a livello individuale che famigliare; il covid ha modificato notevolmente le dinamiche e i desideri nella scelta della vacanza, sempre più all’aperto, che diviene quindi emozionale ed esperienziale. Si è sviluppata una nuova sensibilità, che ha indotto le persone a scegliere cercando esperienze e non soltanto pura vacanza.

QUANTO HANNO SOFFERTO LE PERSONE PER LE RESTRIZIONI SUI VIAGGI, E DUNQUE SULLE VACANZE, IN QUESTI ULTIMI DUE ANNI?

Due anni di covid hanno procurato grandi problemi, anche emotivi, sia in ambito famigliare che individuale. Le tensioni interiori sono aumentate notevolmente, proprio a causa della mancanza di spostamenti e al fatto di non poter vivere momenti di evasione. Le limitazioni hanno complicato i percorsi e i desideri di vita, ma anche i progetti personali. 

E IL TURISMO? COME VOCE ECONOMICA TRA LE PIU’ IMPORTANTI PER IL SISTEMA ITALIANO, QUANTO HA SOFFERTO A CAUSA DELLA PANDEMIA? 

L’economia turistica ovviamente ha avuto un crollo. I Dpcm dei governi e quindi i regolamenti hanno notevolmente ridotto la possibilità di spostamento e di conseguenza di relazioni tra le persone, accrescendo le problematiche individuali già espresse. Le restrizioni non hanno permesso a nessuno di poter evadere e decidere liberamente, riservandosi un periodo nell’arco dell’anno, che generalmente ogni famiglia, coppia, e individuo attende proprio per appagare desideri di divagazione ma anche di accrescimento, per soddisfare progetti personali, stare all’area aperta e viaggiare. È fondamentale seguire i propri desideri, scaturiti dalle passioni ma anche dal tempo libero che ci spinge a realizzarli. Un tempo libero che si vuole trasformare ed usare nel migliore dei modi.

ATTUALMENTE L’ECONOMIA STA RIPARTENDO E LE RESTRIZIONI SONO NOTEVOLMENTE DIMINUITE, QUASI SCOMPARSE, ALLORA TI CHIEDO SE IL TURISMO HA AVUTO UN’ACCELERAZIONE PARI AGLI ANNI SENZA COVID OPPURE MAGGIORE?

I flussi turistici sono paragonabili al 2019, le prenotazioni sono numerose e intense, e si nota proprio dallo spirito delle persone che chiamano. Emerge il desiderio di progettare e programmare un momento da dedicare a sé stessi, all’evasione dalla quotidianità e dai ritmi giornalieri del lavoro ma anche dalle dinamiche giornaliere famigliari. La pandemia ha, comunque, offerto la possibilità agli italiani di conoscere bene l’Italia, di scoprire i gusti, le tradizioni, i colori, i sapori e le atmosfere del bel paese. Hanno riscoperto i borghi e la cultura, insomma un nuovo modo di fare vacanza, e questo è molto positivo. Certamente alcune località si sono dovute impegnare per organizzare l’accoglienza territoriale inaspettata, ed alcune sono state più in grado di altre. 

CHE PESO HA L’ARTE SUL TURISMO? GLI EVENTI E LE MANIFESTAZIONI, OLTRE CHE I MUSEI, POSSONO ATTIRARE IL TURISTA IN VACANZA?

Il turismo è un fenomeno poliedrico che sollecita diverse motivazioni. I club di prodotto sono tanti: abbiamo l’enogastronomia, il turismo verde, il turismo religioso, il turismo sportivo, il turismo culturale; ecco, la cultura è un elemento fondamentale, soprattutto per l’Italia, culla di uno dei più grandi patrimoni culturali del mondo, che permette a molti di muoversi seguendo le proprie passioni culturali, nonché inclinazioni personali che gli individui cercano di soddisfare proprio attraverso i viaggi, dedicandosi anche a concerti, rassegne letterarie, cinematografiche, pittoriche e via di seguito. Abbiamo anche il Turismo formativo, ossia corsi di specializzazione che molti studenti seguono con docenti internazionali, che vengono in Italia a fare lezioni estive di approfondimento o di specializzazione.

Concludo con questo mio pensiero: Il viaggio e la vacanza sono un moto dell’anima, un bisogno primario e, forse, l’immaginazione è solo una magra consolazione.

Alessandra De Angelis

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