I corteggiamenti degli animali
San Valentino è ormai passato, ma per diversi animali il periodo dei corteggiamenti è solo all’inizio. L’arrivo della primavera, infatti, porta con sé un risveglio della natura e una stagione piena di amori. Il mondo animale è ricco di rituali di accoppiamento diversi, originali e spesso sorprendenti. Questi comportamenti sono fondamentali per la sopravvivenza delle specie, poiché permettono la nascita di nuove generazioni e la propagazione dei geni.
I pavoni, ad esempio, sono noti per la loro sontuosa esibizione di piume che aprono a ruota per attrarre il partner, assieme alla camminata elegante e orgogliosa, sfoggio di tanta bellezza. Il gallo della salvia, certamente, non ha nulla da invidiare alle tecniche del pavone. Il maschio, per attirare l’attenzione della femmina, intona un canto ed effettua una serie di movimenti elaborati, sollevando e agitando coda ed ali mentre cammina in modo vistoso. Ma non solo, nascoste dalle piume sotto il collo, ha le “air scas”: due sacche che durante il corteggiamento gonfia e muove in modo tale da creare un suono basso e vibrante udibile a molte miglia di distanza. Queste sacche non solo hanno la funzione di attrarre le femmine e rendere il corteggiamento più vistoso, ma servono anche a scoraggiare e intimidire gli altri maschi durante queste “gare” di corteggiamento.
Altri animali, come i salmoni, effettuano lunghe migrazioni per raggiungere i luoghi di riproduzione, dove si accoppiano con molti conspecifici. Questo comportamento ha uno scopo ai fini evolutivi, aumenta, infatti, le probabilità che i propri geni vengano diffusi in una vasta area geografica.
A volte, i rituali di corteggiamento possono essere anche violenti, come ad esempio nei cervi, i quali maschi combattono per stabilire chi si accoppierà con le femmine. Queste lotte possono essere molto intense e durare diversi minuti.
Esistono in natura, però, anche altre strategie oltre la competizione, come ad esempio quelle messe in atto dai delfini che formano alleanze tra maschi per conquistare e difendere le femmine dai rivali. Come sempre tutto ha uno scopo e un senso in natura e questo comportamento garantisce ai maschi più forti e in salute di trasmettere i loro geni a un maggior numero di femmine.
I maschi degli uccelli del paradiso utilizzano una combinazione di colori vivaci, canti e danze per attrarre le femmine. Ad esempio, il maschio dell’uccello del paradiso “King of Saxony” ha due lunghe piume filiformi ornamentali ai lati della testa, lunghe quasi mezzo metro, che utilizza per attrarre le femmine durante il corteggiamento. La paradisea solleva, agita e muove in modo ritmato queste penne per rendersi irresistibile alla partner e può decidere di completare l’esibizione intonando canti melodiosi. Questi segnali servono a dimostrare alle femmine che il maschio è sano, forte e di conseguenza un buon partito per la riproduzione. Tra le paradisee si possono ammirare i più affascinanti display di corteggiamento del regno animale. Le strategie adottate in natura per avere maggiori probabilità di accoppiarsi, e quindi di trasmettere i propri geni, sono tantissime e queste sono solo alcune.
I rituali di corteggiamento degli animali sono estremamente vari, spesso sorprendenti e servono per attrarre un partner, stabilire gerarchie e garantire la sopravvivenza della specie. Possono, inoltre, essere vistosi, violenti, confusionari o poco appariscenti ma rimangono indispensabili per la diffusione dei geni. Questa meravigliosa antica eterna danza continua a ripetersi ciclicamente ogni anno garantendo, così, la propagazione delle specie.
Dott.ssa Francesca Alcinii