ELDAR – domande “brucianti” sulla vita e la morte delle stelle

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Almost like snowflakes, the stars of the globular cluster NGC 6441 sparkle peacefully in the night sky, about 13 000 light-years from the Milky Way’s galactic centre. Like snowflakes, the exact number of stars in such a cluster is difficult to discern. It is estimated that together the stars weigh 1.6 million times the mass of the Sun, making NGC 6441 one of the most massive and luminous globular clusters in the Milky Way.  NGC 6441 is host to four pulsars that each complete a single rotation in a few milliseconds. Also hidden within this cluster is JaFu 2, a planetary nebula. Despite its name, this has little to do with planets. A phase in the evolution of intermediate-mass stars, planetary nebulae last  for only a few tens of thousands of years, the blink of an eye on astronomical timescales.  There are about 150 known globular clusters in the Milky Way. Globular clusters contain some of the first stars to be produced in a galaxy, but the details of their origins and evolution still elude astronomers.

Come nascono nuovi elementi all’interno di una stella? Tramite quali processi questi elementi vengono disseminati nella nostra Galassia? Il progetto ELDAR (burning questions on the origin of the Elements in the Lives and Deaths of stARs) cercherà di rispondere a queste e ad altre domande fondamentali per la vita di una stella. Le reazioni termonucleari che avvengono all’interno di una stella hanno un ruolo fondamentale nella sua evoluzione. Misurare queste reazioni in un laboratorio sulla Terra è necessario per migliorare la nostra conoscenza della vita, dell’evoluzione e della morte delle stelle. ELDAR, progetto di astrofisica nucleare sperimentale, sarà finanziato attraverso un grant ERC Starting per 1,5 M Euro ed è stato vinto da Carlo Bruno, Chancellor’s Fellow all’Università di Edimburgo, della collaborazione LUNA.

Con il progetto ELDAR i ricercatori svilupperanno nuovi approcci sperimentali in due laboratori internazionali in Europa, la Facility for Antiproton and Ion Research (FAIR) in  Germania e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) in Italia, creando nuovi legami fra due comunità scientifiche europee che utilizzano metodi differenti per studiare scenari stellari strettamente connessi in natura.

A FAIR, ELDAR studierà reazioni nucleari che coinvolgono nuclei radioattivi, facendo uso di un metodo unico al mondo tramite il nuovo anello di accumulazione per ioni pesanti CRYRING.

Al Gran Sasso, ELDAR sfrutterà la riduzione nel fondo radioattivo naturale dei laboratori sotterranei per studiare reazioni nucleari che avvengono a basse temperature stellari negli scenari quiescenti, e in particolare negli ammassi globulari. Questo studio verrà condotto nel contesto della collaborazione LUNA. ELDAR costruirà una nuova camera per la rivelazione delle particelle cariche per sfruttare al meglio le capacità dell’acceleratore sotterraneo LUNA-400.

Gianluca Imbriani, spokesperson della collaborazione LUNA commenta “La comprensione dei processi nucleari attivi durante la combustione di idrogeno nelle stelle Giganti Rosse  è di fondamentale importanza per interpretare le osservazioni degli ammassi globulari. Il progetto ELDAR, si propone di misurare, utilizzando l’acceleratore LUNA-400, reazioni (23Na + p ->  20Ne + a)  che daranno un contributo importante alla comprensione dell’abbondanza di sodio prodotto da questo tipo di stelle.”

La collaborazione LUNA coinvolge circa 50 ricercatori da università ed enti di ricerca in Italia, Germania, Ungheria e Regno Unito.

 

Roberta Antolini

INFN – Laboratori Nazionali del Gran Sasso

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