
Quando a Parma si discorre di burattini sobbalza subito alla mente l’autorevole maestria di Ivano Ferrari. La sua è più di una passione, bensì una vocazione, grazie a cui prendono forma personaggi dei più disparati. Un autentico maestro del legno in grado di trasformare la materia prima in soggeti colmi di personalità ed alquanto espressivi. Nonostante l’arte del burattinaio sia legata alla celebre famiglia parmigiana dei ‘Ferrari’ lui non è lontanamente parente con loro. Ciò potrà sembrare alquanto inconsueto ma lui nulla ha a che fare con gli omonimi burattinai. Va da se che il cognome Ferrari, forse per un singolare destino, collima perfettamente con l’ingegno creativo di questa disciplina artistica. Nel suo laboratorio di Corcagnano, una piccola frazione del Comune di Parma, pare proprio essere un luogo dall’aspetto fiabesco in cui produce artigianalmente una miriade di personaggi molti dei quali hanno ed ancora continuano nel fare la più divertente comicità caratteristica del teatrino parmigiano. Sandrò, Fasolè e la Polonia sono solo alcuni degli interpreti che tanto hanno divertito molte generazioni di bambini ed al tempo stesso rallegrando come non mai anche le persone adulte. Grande cultore delle tradizioni parmigiane, Ivano Ferrari sa quasi per magia cogliere gli aspetti tipici anche di gente famosa ovunque. Dall’indimenticabile fuoriclasse del gioco calcio Diego Maradona, ed ancora politici, attori ed attrici che hanno fatto la storia mondiale sia del cinema che del teatro, politici italiani e stranieri, cantanti di grido e per finire le originali macchiette (erano persone caratteristiche della Parma che fu ). Fantasia ed ingegno sono gli elementi che fanno muovere l’inconfondibile ingegnosità di questo poliedrico artista sempre attentissimo nel mutare la materia lignea in vere opere d’arte che gli sono valse un invidiabile patrimonio di premi e riconoscimenti di critica sia locale che nazionale. Persona di spirito tipico di Parma, non disdegna affatto la superba realtà del teatro lirico e della nostrana arte culinaria che fa di Parma un punto d’eccellenza nel mondo intero. A lui dobbiamo il sacrosanto merito di mantenere in auge una delle innumerevoli tradizioni che, si auspica potranno essere un giusto vanto da parte dei posteri figli del ducato parmense.
Gian Luca Padovani