L’unico uomo sulla terra in grado di girare…sulla luna

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Stanlety Kubrick e lo strano caso dell’atterraggio lunare ricostruito

Intorno al primo atterraggio lunare esistono diverse teorie che confuterebbero quel che si legge sui libri di storia: il 20 luglio 1969 gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin misero piede sulla Luna. L’anniversario della missione Apollo 11 della Nasa è considerata una data molto significativa della nostra storia recente. 

William Charles Kaysing pubblicò successivamente un libro che ci sentiamo di consigliarvi: We Never Went To The Moon. È un libro che dimostrerebbe quanto, nel 1969, i mezzi fossero ancora troppo indietro per sostenere uno sbarco “manned”, ossia uno sbarco con equipaggio. Tuttavia l’autore del libro sostenne di non avere una conoscenza abbastanza adeguata da poter sostenere le sue stesse teorie. Lui stesso disse che si trattava di “Una premonizione, un’intuizione… Un messaggio metafisico”. 

Sul famoso sito di informazione WIRED trovate un interessante articolo che parla proprio di questo. Ve lo consigliamo perché è un libro strano, a tratti inquietante, un punto di vista differente dal solito. 

È qui che nasce l’idea che il più grande regista americano, Stanley Kubrick, possa aver realizzato i video dell’atterraggio lunare e che in realtà l’uomo non sia mai andato sulla Luna. 

Possibile? Beh, nel contesto in cui è avvenuta questa storia si: gli Stati Uniti avevano rapporti estremamente tesi con i russi, la Guerra Fredda era una realtà. Portare gli americani sulla Luna avrebbe sicuramente dimostrato la grande efficienza tecnologica degli U.S.A. rispetto all’U.R.S.S. e tutta la comunità internazionale avrebbe visto l’atterraggio lunare come un assoluto successo. Pare che 600 milioni di persone seguirono la diretta dell’atterraggio. Atterrare sulla Luna nel 1969 avrebbe dimostrato la superiorità tecnologica americana su quella degli altri Paesi. Atterrare sulla Luna nel 1969 certificava che il sogno americano era ancora possibile. 

Fa strano che, all’alba del nuovo secolo, l’uomo non sia ancora tornato su questo satellite dopo la missione dell’Apollo 17 avvenuta nel 1972. È un elemento su cui molti complottisti discutono da tempo. Chi conosce la storia del secolo scorso, però, sa che quelli erano anni di grande fermento politico: spendere vagoni di milioni di dollari per sostenere lo sbarco sulla Luna non sembrava più essere così prioritario. I sogni degli anni ’60 si scontrarono ben presto con la guerra in Vietnam, l’emancipazione sessuale ancora da conquistare, le questioni razziali. I viaggi nello Spazio, costati oltre 20 miliardi di dollari (secondo aerospacecue) non avrebbero migliorato quel che c’era da fare sulla Terra. 

Tornando al grande maestro di Eyes Wide Shut e Arancia Meccanica, pare che la NASA avesse proposto a Kubrick di realizzare la messa in scena dell’atterraggio lunare. Ci sono diversi documentari che parlano di questa teoria. 

Chi invece crede nell’atterraggio lunare, crede anche che gli astronauti abbiano visto qualcosa di… Inusuale, sulla Luna. 

Spesso Aldrin è stato imboccato dai giornalisti su questo argomento. Le risposte dell’astronauta sono sempre state molto criptiche. L’atterraggio sulla Luna rimane tuttavia un grosso punto interrogativo. Che l’uomo abbia compiuto degli enormi passi avanti nel secolo scorso è indubbio, ma guardando le foto dell’epoca ci si accorge immediatamente che i mezzi che si avevano a disposizione nel 1969 fossero quantomeno spartani per una missione importante come atterrare sulla Luna per la prima volta con un equipaggio. Ad alimentare i dubbi ci sono gli incidenti avvenuti prima dell’Apollo 11. 

E anche se, per stessa ammissione di Kaysing, l’ispirazione per il suo libro “We Never Went To The Moon” non era proprio scientifica (bensì metafisica, intuitiva…), il regista Stanley Kubrick era davvero l’unico in grado di poter realizzare un video “fake” che quanto più possibile potesse corrispondere alla realtà. Kubrick è il regista del film dei film, del capolavoro del cinema per antonomasia: 2001 Odissea Nello Spazio. Parliamo di un capolavoro iconico, l’unico in grado di mostrare il genere umano in un viaggio di migliaia di anni sul grande schermo. L’unico in grado di portare lo spettatore a un punto di non ritorno nel finale della pellicola. Un viaggio in cui le parole lasciano lo spazio all’immaginario, al viaggio, alla suggestione. Un finale metafisico, in cui forse il maestro lanciava dei messaggi da decifrare al pubblico. Si. Lui era davvero l’unico uomo su cui la NASA avrebbe potuto puntare per creare il più grande set della storia. Ovviamente, si tratta solo di teorie. Suggestioni. 

L’atterraggio sulla Luna rimane comunque una storia a due facce. Luce e buio. Conoscenza e segreto. 

Non poteva che essere in questo modo: la Luna… È così. Luce e buio. Conoscenza e segreto. 

Marco Cassini

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