Agraria Riva del Garda: eccellenza in Trentino

0
21

La cooperativa che produce vini selezionati e oli extravergini

Agraria Riva del Garda nasce, come associazione, nel 1926 per sostenere e promuovere l’agricoltura dell’Alto Garda Trentino. Nell’arco di quattro decenni evolve rapidamente: nel 1957 viene fondata la cantina, mentre nel 1965 viene inaugurato il frantoio. Nel 2000 l’Agraria Riva del Garda si trasforma in una società cooperativa, che può contare sulla sinergia di 300 soci conferitori, i quali impiegano il loro sapere nella produzione di oli extravergini, vini selezionati e spumanti. 

Il territorio dell’Alto Garda Trentino, unico nel suo genere per microclima e terreno, si presta tanto alla coltivazione di viti a frutto bianco quanto di viti a frutto rosso. Cantina di Riva valorizza al massimo la ricchezza enologica del territorio affacciato sul lago: ogni fase della lavorazione, sia in vigneto che in cantina, viene svolta con grande attenzione e secondo tecniche e metodi moderni e all’avanguardia. 35.000 sono i quintali di uva che i soci conferiscono annualmente alla cantina: il 65% è impiegato per la realizzazione di vini bianchi, mentre il 35% è destinato alla produzione di vini rossi. La produzione vitivinicola di Cantina di Riva si declina in diverse linee: tutti vini tipici del territorio come il Merlot o lo Chardonnay, ottenuti dai vigneti posti nelle zone più vocate e condotti per esprimere al meglio le peculiarità del territorio. Anche quest’anno l’Agraria Riva del Garda sarà presente al Vinitaly, portando all’interno della fiera le sue eccellenze. 

Siamo riusciti ad intervistare Furio Battelini, direttore tecnico di Agraria Riva del Garda, per parlare di come il vino stia cambiando. 

Quale ritiene sia la sfida più importante che il vino italiano deve affrontare oggi?

Il vino va protetto dagli attacchi, di vario genere, che mettono in dubbio gli aspetti legati alla salute e al benessere: queste è la sfida più importante che deve affrontare, secondo me, oggi. La nostra tradizione millenaria sta dimostrando come l’uso responsabile del vino possa rendere la vita più lunga e migliore. Su questo aspetto è importante fare un fronte comune di difesa, senza se e senza ma, tra i produttori tradizionali. In particolar modo sto pensando a quelli che operano in Paesi come l’Italia, la Francia, la Spagna, ma anche l’Austria e la Germania. Purtroppo nel contesto dell’Unione Europea i pareri sono ancora un po’ contrastanti. Per il consumatore il fatto di sapere che il vino fa bene non è un grande motivo di acquisto, ma il far passare il messaggio, sbagliato, che il vino fa male può sicuramente generare un grande freno al consumo. Basti pensare cos’è successo con l’olio di palma che, per una campagna denigratoria, il consumatore oggi, a prescindere e senza sapere per quale motivo, evita attentamente.   

Temi attuali in questo momento storico sono la sostenibilità e l’approccio biologico e biodinamico al vigneto. Come si muove l’Agraria Riva del Garda in merito?

Di comune accordo con molti soci abbiamo scelto e optato per l’approccio biologico soprattutto per un principio di responsabilità che abbiamo verso il nostro territorio e l’ambiente. C’è però da precisare che il biologico si sta traducendo sempre più in burocrazia e il tutto sta portando ad ottenere “più fumo che contenuto”. Questi aspetti stanno creando forti limitazioni ai piccoli produttori.

Piera Pastore

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui