L’Acqua si adatta e si trasforma per trasformare a sua volta

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Lungo, travagliato e sicuramente avventuroso il viaggio che conduce a noi, e prima di noi al pianeta terra, nostra madre. La terra ha generato e dato alla luce le prime cellule, le cellule eucariote, che ha nutrito e protetto dentro il suo “ventre”, proprio come una madre. Nella donna, infatti, il feto è circondato, immerso, protetto e nutrito dal liquido amniotico, che con un tuffo immaginifico mi conduce indietro nel tempo, fino ad arrivare al brodo primordiale. Il liquido amniotico, così come il brodo prebiotico, assicura al nascituro la giusta temperatura che favorirà il suo sviluppo, poiché ricco di sostanze nutrienti. Il liquido amniotico, inoltre, al momento giusto, aiuterà il nascituro ad uscire dal canale, come se fosse una fonte, fonte di vita. In effetti, da un punto di vista esoterico, l’acqua è brama, è necessità, istinto, caos, impulso, spirito di sopravvivenza; essa è divenire, matrice originaria di vita e di generazione, di protezione e di trasformazione, e quindi di iniziazione; ce lo conferma il battesimo che cancella i peccati. Nel 1924 il biochimico russo Alexander Oparin visualizzò l’origine della terra, immaginando i suoi oceani come un brodo primordiale di molecole organiche. La vita, dunque, nasce e si sviluppa nell’acqua, e per vita non bisogna sempre pensare al fine ultimo del viaggio, l’essere umano, così come quando parliamo di vita extraterrestre. E senza addentrarci nei particolari di quel viaggio lungo e avventuroso che termina con l’uomo, facciamo un balzo dal mare alla terra ferma, e ad un certo punto arriviamo gli anfibi. E’ da una sottoclasse di anfibi primitivi che ebbero origine i rettili, la prima classe di vertebrati che riuscirà a svincolarsi dall’ambiente acquatico. 

Acqua, dunque, come fonte di vita, acqua, come uno dei quattro elementi originati dal caos primordiale: Acqua, terra, fuoco, aria. “E’ per mezzo di questa attrazione e repulsione degli elementi che il mondo respira e vive, comunicando l’essere delle cose superiori a quelle inferiori e viceversa” dice Michael Sendivogius, alchimista e filosofo che scoprì, nell’aria, una “essenza di vita”. Questa strana sostanza fu confermata dopo quasi duecento anni, e chiamata ossigeno. Proprio grazie all’ossigeno, infatti, ma anche alla formazione dello strato di ozono che scherma le radiazioni ultraviolette, la terra divenne finalmente adatta ad una forma di vita più importante.

Ma torniamo alla nostra fonte, capace di memorizzare le informazioni dell’ambiente in cui scorre, e di trasmetterle altrove, proprio come un magico messaggero. L’acqua, infatti, quando evapora salendo al cielo, cattura le energie in esso contenute, per poi svuotarle alla terra grazie alla pioggia, e nella terra, raccoglie i metalli e minerali, che come un bottino prezioso, regala al cielo. Si ha dunque uno scambio continuo e infinito tra terra e cielo, tra dimensione inferiore e superiore. 

L’acqua si adatta e si trasforma, per trasformare a sua volta.

Il battesimo, infatti, è la primordiale iniziazione che trasforma l’essere umano, liberandolo. E mi sovviene, pensando al battesimo, l’acqua del diluvio universale che redime il mondo intero dai peccati.

L’acqua viene anche personificata in Pegaso, il cavallo alato della mitologia greca, capace di far sgorgare acqua con un colpo di zoccolo che, Carl Gustav Jung vede come “il dispensatore del fluido fertile”.

E quando questo fluido terminerà? Assisteremo ad un rapido viaggio a ritroso? Oppure ad un istantaneo THE END?

L’uomo, come fine ultimo di un lungo viaggio.

L’uomo, nato e generato dalla madre terra che, divenuto figlio viziato ed egoista, uccide la madre.

Alessandra De Angelis

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