L’hotel dal fascino antico
“È possibile innamorarsi a prima vista di un luogo come di una persona.” affermava il romanziere inglese Alec Waugh. Questa è la sensazione che avrete soggiornando al VesConte di Palazzo Cozza Caposavi. La residenza nobiliare è situata sul Lago di Bolsena, nell’Alta Tuscia. Un posto unico, insignito da Forbes tra i 19 alberghi più belli del 2019, una piccola capitale del turismo esperienziale in cui hanno soggiornato personalità del calibro di Stendhal, Giovanni Verga, Guglielmo Marconi, Federico Fellini. Ma anche il Principe Carlo Ludovico di Borbone, Papi e membri di famiglie reali.
Da oltre cinquecento anni l’aristocratica dimora ha visto un susseguirsi di personalità di tutte le arti e le scienze che ne hanno saputo apprezzare la magnificenza. L’artefice della trasformazione da Palazzo storico ad albergo diffuso è Francesco Cozza Caposavi, figlio del Conte Lorenzo Cozza Caposavi, da cui ha ricevuto il testimone di questa avventura secolare. Si può scegliere tra la camera di Stendhal o quella di Carrie Fisher. Tante sono le stanze dense di ricordi avvenuti negli ultimi cinque secoli. Sono anche numerosi gli artisti che da qui hanno operato: Tano Festa, Enrico Castellani, Mario Schifano, Alberto Burri, Balthus. Una storica casa privata, ma che ha tutte le comodità di un hotel che annovera venticinque posti letto, un ristorante, un’enoteca, un percorso museale. Sarete rapiti dal fascino della Stanza Blu, dell’antico Salotto Cinese e della Biblioteca, ma anche dai dipinti del Rosa da Tivoli, le cui opere si ritrovano niente di meno che a Casa Leopardi.
Vi ritroverete a fantasticare nel Salotto degli Antenati o nel Salone del Tempesta, dove il Tempesta ha realizzato le tele dei dodici Cesari, ovvero gli imperatori Romani. Nella sala delle colazioni vi imbatterete in un camino di epoca farnesiana che illumina le carte della manifattura Zuber. Queste rappresentano la più gloriosa vittoria di Napoleone.
Un cimelio di cui ne esistono solo tre esemplari al mondo.
Elena Parmegiani