Il fashion guarda a nuovi e stranieri orizzonti
Moda e viaggi sono un binomio imprescindibile che si auto-contamina e rigenera, dando vita a infinite connessioni ed ispirazioni. Lo testimoniano le collezioni dei marchi più blasonati che, non di rado, riprendono e amalgamano mirabilmente elementi provenienti da altre culture. Il fascino dell’esotismo ha influenzato, tra gli altri, stilisti quali Coco Chanel, Jean Paul Gaultier, Karl Lagerfeld, Krizia, Giorgio Armani e Yves Saint Laurent. Non è difficile scorgere nelle creazioni, di ieri e di oggi, celebri riferimenti all’Oriente o all’Africa, ma anche a costumi lontani. L’esempio più eclatante di questo fenomeno è rappresentato dal brand Etro, che cela nel suo dna suggestioni di viaggi lontani. Il motivo Paisley, iconico simbolo della Maison, è una fantasia decorativa originaria della Mesopotamia che richiama la foglia della palma da dattero. Talvolta l’ispirazione è molto più vicina di quanto si possa immaginare: è il caso di Dolce & Gabbana, marchio che ha fatto della Sicilia un costante punto di riferimento. Dagli abiti neri ispirati a quelli delle vedove meridionali della prima collezione, fino alla borsa Sicily, i due stilisti continuano a guardare agli elementi folcloristici dell’isola per le proprie linee. Parlando di moda e viaggi, non si può fare a meno di citare Karl Lagerfeld, geniale e compianto direttore creativo di Chanel che dal 2002 progettò per la celebre Maison Francese il progetto Métiers d’art: una sfilata annuale che celebra tutte le aziende artigiane partner delle collezioni della casa e che si svolge ogni volta in una diversa location. Il Kaiser della moda è stato poi artefice di un evento che passerà alla storia: nel 2016 ha portato in scena la Cruise Collection a Cuba, su una passerella lunga 160 metri al Paseo del Prado, nel centro storico dell’Avana. Un primato, visto che si è trattato del primo evento di moda internazionale nell’isola caraibica dai tempi della rivoluzione del 1959. Cuba non è soltanto fonte d’ispirazione di Chanel, ma anche dello stilista marchigiano Vittorio Camaiani. Il couturier per la sua ultima collezione Primavera/Estate 2022 si lascia suggestionare da Ernest Hemingway e dai suoi viaggi. È dunque un viaggio “attraverso lo sguardo di Hemingway” che porta sul tessuto luoghi iconici come Cuba e l’Africa. In questa che è forse la collezione più lineare di Camaiani, si intrecciano continuamente da mattina a sera suggestioni che evocano questi luoghi, come i colori della parte giorno della collezione. La palette cromatica vira in un susseguirsi di giallo, verde, azzurro e rosso trasferiti su jeans, lini e cotoni fanno pensare alle pareti e alle finestre delle case de L’Avana e alle lussureggianti palme dell’isola. La camicia-Pilar invece trae le sue forme geometriche dalle vele dell’omonimo veliero dello scrittore e porta con sè un senso caro allo stilista, ovvero il viaggiare con la mente attraverso un capo di abbigliamento. Il viaggio invero continua verso altri orizzonti con la parte di collezione dedicata all’Africa, altro paese di Hemingway, con sahariane ricamate a mano con figure di animali esotici e il gilet-cartucciera da safari da cui fuoriescono però cuori ricamati e con il completo-luna che evoca suggestive notti sulla savana.
Elena Parmegiani
credits Dolce&Gabbana