
Il lockdown ha di fatto sospeso le nostre vite per circa un anno e mezzo ed ora la speranza è quella di riappropriarci delle nostre vite, dei nostri spazi e soprattutto del tempo. Ed il tempo si sa scorre incessantemente e solo alle volte riusciamo a goderne. Il momento più emblematico è appunto quello della vacanza.
Tempo nel quale ci abbandoniamo alla necessità di nutrire la nostra vita e la nostra anima con quello che amiamo, con quello che ci nutre…dedicandoci agli affetti, alle emozioni e alle passioni.
La vacanza un termine che è cambiato molto negli ultimi anni pre lockdown…nell’accelerazione generale dei ritmi di vita la vacanza si è abbreviata, si è accorciata, si è concentrata.
Siamo passati da un concetto di vacanza villeggiatura, fatta non di ore ma di giorni, se non di mesi…nei quali il tempo scorreva lento e rarefatto ad una vacanza corta, veloce, intensificata nei tempi e nelle modalità; magari ridotta ad un fine settimana che, quando va bene, comprende anche il venerdì.
Nella vacanza ridotta è diventato essenziale, pertanto, non perder tempo. Far si che ogni momento sia significativo, importante, non lasciato al caso. Chissà se dopo il lockdown questa incessante corsa iniziata qualche anno fa, continuerà senza cambio di rotta o si preferirà una generale decelerazione, preso atto che con la decelerazione forzata dal lockdown, il pianeta generalmente ne ha beneficiato…
Che sia tanto o poco, ritengo, però, che nel concetto generale di vacanza fulcro sia come torno a dire l’essenza della “ricchezza del tempo” che si tramuta in vita. Che tu stia guidando tra vigneti toscani, o danzando sulla Senna, che tu stia cenando tra i vicoli dì Roma o nuotando nel Mare del Golfo di Sorrento, quello che veramente conta è che tu possa dire che quel tempo chiamato vacanza, chiamato pausa, possa esser semplicemente chiamato vita!
Avv. Antonio Bufalari