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Stilisti dall’animo sensibile: l’empatia “veste” la moda

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Stilisti dall’animo sensibile: l’empatia “veste” la moda

L’anima sensibile del fashion

Il mondo della moda da sempre è carico di messaggi. Le sfilate hanno una chiave di lettura che mira a far riflettere e lanciare un messaggio al pubblico di riferimento. Sensibilità ed empatia sono le parole chiave anche per chi fa moda. Tragedie e guerre sono scenari che fanno riflettere anche i couturier più affermati. Non è affatto un caso che Giorgio Armani abbia chiuso la settimana della moda a Milano con i venti di guerra e come sempre sia riuscito a riallacciarsi con la sua consueta empatia con quello che succede fuori delle sale dove si svolgono i fashion show. 

Niente musica alla sua sfilata, “perché non possiamo ignorare la tragedia intorno a noi”. Un segno di rispetto nei confronti del drammatico conflitto che sta attraversando con una ferita profonda il cuore dell’Europa. “La mia decisione di non usare nessun tipo di musica preso in segno di rispetto per tutte le persone coinvolte nella tragedia in corso in Ucraina” annuncia una voce fuori campo prima dell’inizio del défilé di Armani. La cosa migliore è dare il segnale che non vogliamo festeggiare perché qualcosa intorno a noi ci disturba molto”- afferma il designer “Così ho detto: non voglio musica, le ragazze erano emozionate più che per qualsiasi musica, erano davvero comprese e i capi ne hanno guadagnato al 100%”. Dal pubblico in sala, la sensazione condivisa di assistere a un momento storico nella storia della moda e il sollievo nel vedere, praticamente all’ultimo giorno di sfilate, una presa di posizione forte rispetto alla guerra in corso. Lo stilista ancora una volta lancia un messaggio potente al sistema moda e sveste l’estetica della sua connotazione più effimera. Rivestendola di un nuovo contenuto, quello dell’empatia che forse, purtroppo, è mancato troppo spesso nei giorni di moda a Milano. 

E che dire del progetto del talentuoso direttore creativo di Valentino Pierpaolo Piccioli che in pieno lockdown ha lanciato il progetto Valentino Empathy? Così, tutti gli amici della maison sono diventati fotografi. E le location degli scatti sono le dimore dove ognuno di loro ha deciso di trascorrere questo periodo così particolare. Il cast della campagna include Adut Akech, Anwar Hadid, Christy Turlington, Ellery Walker Harper, Ghali, Gwyneth Paltrow, James Turlington, Janet Mock, Laetitia Casta, Laura Dern, Leon Dame, Liu Wen, Mariacarla Boscono, Mustafa the Poet, Naomi Campbell, Rafferty Law, Rossy de Palma, Rula Jebreal, Shu Qi, Tali Lennox, Tang Yan e Vittoria Ceretti. I protagonisti indossano i look della collezione invernale della maison. I personaggi coinvolti nell’iniziativa hanno scelto di donare la loro presenza e Valentino devolverà un milione di euro a favore dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma, l’hub italiano per la lotta al COVID-19. La Maison contribuisce con la donazione all’ospedale romano, allo sviluppo di progetti a medio e lungo termine nelle differenti fasi della pandemia. Quando la moda non è solo lustrini….

Elena Parmegiani

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